POLITICA
Bankitalia, Renzi: la conferma di Visco non sarebbe una mia sconfitta
"No, perché io non ho posto un tema legato a un nome e un cognome. Ho detto che secondo me la vigilanza non ha fatto un granché. Ma ciò che farà il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica avrà sempre il rispetto del Pd". Così il segretario del Pd, Matteo Renzi, a 'Otto e mezzo' risponde a chi gli chiede se la riconferma di Visco sarebbe per lui una sconfitta.
Renzi aggiunge che non sa spiegare il motivo del sostegno raccolto in queste ore da Ignazio Visco. Il leader Pd risponde così quando gli viene chiesto come mai, secondo lui, il governatore della Banca d'Italia abbia riscosso tanto appoggio. "Posso essere sincero? La penso come lei, è una domanda che mi sono fatto anche io". "Parliamoci chiaramente,,questa vicenda ha suscitato un putiferio su una mozione parlamentare. Qualcuno ha detto che è un'ingerenza, vada a vedere cosa diceva Prodi nel 2005 su Fazio o cosa dicevano Bersani e Casini nel 2011, quando si trattava di rinnovare dopo che Draghi era diventato presidente della Bce. Da sempre la politica discute, non togliendo le funzioni al presidente del Consiglio".
E poi: "Il Pd è un partito di sinistra e tra difendere gli incarichi a vita dei governatori o i risparmi dei cittadini, difende i risparmi di cittadini".
"Niente larghe intese, vinceremo le elezioni"
"Io penso proprio di no". Renzi risponde cosi a chi gli chiede se è ipotizzabile, dopo l'elezione, un governo di larghe intese con Silvio Berlusconi. "Dopo le elezioni, chi prende il 38 per cento nei collegi, se il Rosatellum sarà approvato, vince tutto" e il Pd "puo arrivare al 40 per cento". Come? "Penso e spero che governeremo con una coalizione seria di centrosinistra".
"Primarie? Nei collegi mettiamo chi vince"
"Primarie? Nei collegi mettiamo i candidati per vincere", ha poi affermato il segretario del Pd. Infine: "Attacchi del M5S? Non gestiscono un bilancio e lo abbiamo visto anche con quella brava a Torino. Non sono credibili, sono bravi solo negli slogan".
Renzi aggiunge che non sa spiegare il motivo del sostegno raccolto in queste ore da Ignazio Visco. Il leader Pd risponde così quando gli viene chiesto come mai, secondo lui, il governatore della Banca d'Italia abbia riscosso tanto appoggio. "Posso essere sincero? La penso come lei, è una domanda che mi sono fatto anche io". "Parliamoci chiaramente,,questa vicenda ha suscitato un putiferio su una mozione parlamentare. Qualcuno ha detto che è un'ingerenza, vada a vedere cosa diceva Prodi nel 2005 su Fazio o cosa dicevano Bersani e Casini nel 2011, quando si trattava di rinnovare dopo che Draghi era diventato presidente della Bce. Da sempre la politica discute, non togliendo le funzioni al presidente del Consiglio".
E poi: "Il Pd è un partito di sinistra e tra difendere gli incarichi a vita dei governatori o i risparmi dei cittadini, difende i risparmi di cittadini".
"Niente larghe intese, vinceremo le elezioni"
"Io penso proprio di no". Renzi risponde cosi a chi gli chiede se è ipotizzabile, dopo l'elezione, un governo di larghe intese con Silvio Berlusconi. "Dopo le elezioni, chi prende il 38 per cento nei collegi, se il Rosatellum sarà approvato, vince tutto" e il Pd "puo arrivare al 40 per cento". Come? "Penso e spero che governeremo con una coalizione seria di centrosinistra".
"Primarie? Nei collegi mettiamo chi vince"
"Primarie? Nei collegi mettiamo i candidati per vincere", ha poi affermato il segretario del Pd. Infine: "Attacchi del M5S? Non gestiscono un bilancio e lo abbiamo visto anche con quella brava a Torino. Non sono credibili, sono bravi solo negli slogan".