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POLITICA

La polemica tra politica e giustizia

Renzi: rispetto i giudici e aspetto le sentenze

Nuovo intervento del presidente del Consiglio

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"Tutti i giorni leggo polemiche tra politici e magistrati. Un film già visto per troppi anni. Personalmente ammiro i moltissimi magistrati che cercano di fare bene il loro dovere. E anche i moltissimi politici che provano a fare altrettanto. Il rapporto tra politici e magistrati deve essere molto semplice: il politico rispetta i magistrati e aspetta le sentenze. Il magistrato applica la legge e condanna i colpevoli. Io rispetto i magistrati e aspetto le sentenze. Buon lavoro a tutti". Lo dice il premier Matteo Renzi nella sua Enews, circa la polemica tra politica e giustizia. 

"Referendum era inutile, Italia l'ha respinto"
Il premier torna poi sul referendum. "L'Italia ha parlato respingendo un referendum inutile. Che poteva diventare dannoso in caso di approvazione". Sullo scontro con le opposizione, il presidente del Consiglio ha detto che "dovevano mandarci a casa. Lo avevano promesso Salvini e Di Maio. Lo avevano annunciato con titoli roboanti in tutte le loro partecipazioni televisive: presenteremo una nuova mozione di sfiducia perché stavolta abbiamo i numeri. È finita che abbiamo preso più voti di sempre. Loro annunciano in tv che noi non abbiamo i numeri: poi si va in Aula e ogni volta perdono qualcuno. Diciamo che a noi le mozioni di sfiducia portano bene, dai".

"Italia paese del merito, non di rendite né divieti"
"Non è solo un problema di comunicazione, ma di approccio culturale in fin dei conti", l'Italia deve "essere il paese delle possibilità e non dei divieti. Del merito e non della rendita. Si gioca su questo larga parte del racconto dei prossimi anni del nostro paese. Sono sempre più convinto, ogni giorno di più, che l'Italia sia molto più forte dei propri critici. Voi che dite?", ha poi scritto sulla Enews.

"L'Italia - sostiene il presidente del Consiglio - ha potenzialità strepitose e sono in tanti ad essere convinti come me - molto più di me - che il futuro sia dalla nostra parte. Che dobbiamo continuare a offrire un racconto diverso alle nuove generazioni, a cominciare dalla scuola (che continua, comunque, a essere una scuola capace di formare i migliori talenti del mondo, non dimentichiamolo): un racconto fatto di speranza e non solo di critica. Insistere sull'ammirazione anziché sull'invidia. Sulla voglia di mettersi in gioco, anche a costo di perdere qualche sfida. Sulla capacità di interpretare un fallimento non come fine di tutto, ma come cicatrice che ti aiuta a crescere" conclude Renzi

Orlando: giustizia, no polemiche ma leale collaborazione
Evitare di travolgere il Paese "tra le polemiche quotidiane", ricercando "sinergia e leale collaborazione tra tutti i soggetti della giurisdizione". Lo scrive su Facebook il ministro della Giustizia Andrea Orlando, al termine della tappa del suo viaggio a Washington.

Minisci: Anm non intende alimentare lo scontro
"Non intendiamo alimentare lo scontro" e "l'Anm sarà un interlocutore istituzionale e rigoroso": così il segretario generale dell`Anm Francesco Minisci, interviene con una nota nella polemica, sempre più aspra innescata dalle dure dichiarazioni del presidente dell'Associazione nazionale magistrati Pier Camillo Davigo all'indirizzo della politica.

"Non avevamo dubbi - premette Minisci - che le affermazioni del presidente Davigo, come da lui stesso opportunamente precisato, non avessero alcun intento di generalizzazione, ma si riferissero a specifici fatti accaduti e provati". E - annuncia il segretario - nel corso della riunione di mercoledì prossimo della giunta esecutiva centrale saranno affrontati i temi emersi dal dibattito degli ultimi giorni, compreso quello della linea della giunta". "L'Associazione nazionale magistrati - assicura Minisci - non intende alimentare lo scontro, avendo come unico obiettivo quello del funzionamento del sistema giudiziario. Sarà un interlocutore istituzionale rigoroso e determinato senza fare sconti, ma l`Anm non ha nemici".