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POLITICA

Il ricordo di Nicola Calipari, l'"eroe gentile"

Renzi, terrorismo: "Nessun paese è sicuro al 100 per cento"

Il premier interviene alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Scuola di intelligence. Definisce poi "un'emozione bella, ma nello stesso tempo terribile" ricordare il funzionario ucciso nel 2005 a Baghdad, a 10 anni dalla sua scomparsa. Poi parla della riforma elettorale che si chiuderà entro l'anno

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Matteo Renzi
Roma
"Nessun paese può considerarsi sicuro al 100%". Matteo Renzi si trova a Roma all'inaugurazione dell'anno accademico della scuola unica dell'intelligence e manifesta il suo pensiero sulla situazione internazionale e sul contesto attuale. Delinea un quadro non particolarmente roseo ma realistico. "La complessità della cornice internazionale e nazionale - aggiunge riferendosi implicitamente alle stragi terroristiche degli ultimi mesi - è qualcosa di diverso dal semplice racconto e dagli slogan che forse fanno vincere le campagne elettorali ma che sicuramente fanno perdere la battaglia delle istituzioni". 

La riflessione di Renzi va anche all'Afghanistan e all'impegno delle nostre forze militari. "E' abbastanza probabile - dice - che si debba riflettere sul nostro impegno in Afghanistan oltre le scadenze che ci eravamo dati". 

Il ricordo di Calipari
Il premier rivolge poi il "suo umile e piccolo saluto" alla famiglia di Nicola Calipari nel ricordo di "una persona che ha dedicato tutta la sua vita a questa struttura, ma più precisamente al Paese, alla nostra patria. E' stato il suo un eroismo gentile per un patriottismo gentile". L'esempio di Calipari - dice - dovrebbe essere ben presente nella mente di quanti, ai più diversi livelli, hanno assunto l`impegno di onorare e servire questo Paese, per cercare di esserne degni".  

Renzi definisce poi "un'emozione bella, ma nello stesso tempo terribile" ricordare il funzionario ucciso nel 2005 a Bagdad, a dieci anni dalla sua scomparsa. Un'operazione, quella per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena che ancora oggi può considerarsi, aggiunge Renzi, un "successo dei nostri servizi segreti" ma che si concluse "tragicamente e misteriosamente con colpi d'arma da fuoco sparati da una postazione americana nei pressi dell`aeroporto di Baghdad". "Il sacrificio di Nicola, morto letteralmente da eroe facendo scudo con il suo corpo per proteggere l`ostaggio appena liberato - conclude il premier - è rimasto indelebile nella nostra mente e costituisce una delle immagini più intense e commoventi di un italiano, di un servitore dello Stato, di un uomo delle istituzioni, che svolgeva il proprio lavoro con un impegno civile incommensurabile e con straordinaria generosità".

La riforma elettorale entro l'anno
Matteo Renzi parla poi della riforma del fisco  che "sarà legge entro settembre".  Conferma poi il cammino "della grande riforma" espressione con la quale sintetizza "la riforma costituzionale, quella elettorale" e le altre riforme in cantiere. "Entro l'anno, referendum confermativo a parte" le riforme saranno approvate e questo 'darà solidità alle istituzioni. Perché le riforme - dice Renzi - preservano le istituzioni".