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ITALIA

L'anniversario

"Ricordiamolo a Ponte Sant'Angelo". La provocazione dell'avvocato di Priebke ad un anno dalla morte

L'11 ottobre 2013 il decesso dell'ex capitano delle SS condannato per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il legale: "Fiori e striscioni, sarà il suo ponte della memoria". Il Campidoglio ordina la rimozione

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Erich Priebke
Ad un anno esatto dalla morte dell'ex capitano delle SS, tornano le polemiche legate ad Erich Priebke. "Ieri, dopo lunga attesa, la prefettura di Roma mi ha notificato l'autorizzazione ad andare in rappresentanza della famiglia a deporre un mazzo di fiori sulla tomba di Erich Priebke".

Così Paolo Giachini, legale dell'ex ufficiale nazista, racconta come "i resti del militare tedesco sono stati deposti in uno scenario magnifico, sotto la giurisdizione del Ministero dell'Interno". Ragione per cui, spiega l'avvocato, "a nome dei familiari mi corre l'obbligo di ringraziare le istituzioni che si prendono cura in modo esemplare dei resti mortali di quest'uomo. Penso di dover ricambiare questa disponibilità continuando, per ora, a non rivelare il luogo di sepoltura, così come mi è stato insistentemente richiesto per evitare inutili speculazioni e i soliti protagonismi".    

Ma proprio in considerazione del fatto che il luogo di sepoltura di Priebke (rifiutato dalla Germania che ne ha impedito la tumulazione in suolo tedesco) è rimasto segreto, l'avvocato dell'ufficiale nazista ha voluto celebrare un ricordo anche in un altro luogo, accessibile a tutti.

"D'altra parte - dice il legale - per risolvere il problema di chi vuole coltivare la memoria del Sig. Erich Priebke e rendergli omaggio in un luogo fisico, abbiamo deciso, nella ricorrenza di oggi, ad un anno dalla sua morte, di eleggere come luogo ideale della sua memoria il ponte Sant'Angelo. Proprio lì oggi, per pochi intimi, è stata all'aria aperta celebrata la messa del primo anniversario della morte. Proprio a ponte Sant'Angelo in futuro, chiunque vorrà rendere omaggio potrà portare un fiore o rivolgere un pensiero. Abbiamo scelto questo ponte, caro ad Erich Priebke, proprio per il suo significato profondo, artistico e strutturale, visto che il ponte nell'antichità era il simbolo dell'unione del mondo fisico con il mondo dello spirito".    

Alla cerimonia, informa ancora Giachini, "tra gli altri era presente la Sig.ra Anna Maria Canacci, una dei parenti delle vittime delle Ardeatine che aveva offerto la sua amicizia a Erich Priebke. Sento, a nome della famiglia, di ringraziare anche coloro i quali questa mattina hanno affisso a Roma manifesti con un falco che vola verso il sole nascente e la scritta: Ciao Capitano".  

Un'iniziativa che non è piaciuta al Campidoglio. Il Comune di Roma ha infatti ordinato la rimozione di fiori, oggetti e manifesti in ricordo di Erich Priebke. E' quanto si apprende dal Campidoglio, che ha chiesto ad Ama e ai vigili del gruppo Pics (Pronto intervento centro storico) di intervenire dopo l'annuncio del legale di Priebke, Paolo Giachini, "di eleggere come luogo ideale della sua memoria il ponte Sant'Angelo" dove oggi "è stata all'aria aperta celebrata la messa del primo anniversario della morte". Gli operatori incaricati dovranno rimuovere anche i manifesti apparsi in diversi punti della città, raffiguranti un'aquila in volo verso il sole e recanti la scritta "Ciao capitano".

L'avvocato ha, inoltre, riferito che per i tafferugli avvenuti ad Albano Laziale (Roma) in occasione del funerale di Pribke è tuttora aperto un procedimento alla procura di Velletri (Roma). E' stata stralciata la posizione del sindaco Nicola Marini (Pd), con richiesta di archiviazione da parte dei pm, alla quale si è opposto lo stesso Giachini. Il gip ha fissato un'udienza in camera di consiglio, in programma nel prossimo mese di dicembre.

Priebke è morto a Roma, nella sua abitazione, l'11 ottobre 2013 all'età di 100 anni. Era stato condannato all'ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine in cui 335 civili e militari furono fucilati.