Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Rifiuti-Stefani-Lega-Se-le-intercettazioni-sono-vere-Raggi-deve-dimettersi-4883976b-ab25-4c93-9175-e3cf5120f943.html | rainews/live/ | true
POLITICA

L'ex manager della municipalizzata dei rifiuti

"Dalla sindaca pressioni sul bilancio". Raggi smentisce, la Lega: "Si dimetta"

Lorenzo Bagnacani: "Dissi no alla modifica, lei mi licenziò". E' l'Espresso a pubblicare, in esclusiva, l'audio di conversazioni telefoniche tra Virginia Raggi e l'ex numero uno di Ama. Le intercettazioni sarebbero contenute nell'esposto che il manager ha depositato in procura a fine marzo. Salvini: "Non è adeguata per fare il sindaco, lasci ad altri". La replica di Di Maio: "Raggi non è indagata e nessuno scandalo. La Lega è nervosa". Il Pd occupa il Campidoglio

Condividi
Virginia Raggi insieme a Lorenzo Bagnacani

L'ex presidente e ad dell'Ama Lorenzo Bagnacani ha consegnato a fine marzo ai magistrati della procura di Roma che indagano sui bilanci della Municipalizzata dei rifiuti un esposto che chiama in causa la sindaca in prima persona, attribuendole pressioni esercitate sul manager e sul cda dell'azienda "finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell'Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali". Oltre all'esposto, ci sono alcune registrazioni contenenti colloqui tra Bagnacani, Virginia Raggi e altri dirigenti comunali, oltre a centinaia di conversazioni a due fatte con la sindaca su Telegram e WhatsApp, di cui oggi l'Espresso ha dato in esclusiva un'anticipazione.

Raggi: "Nessuna pressione, ma rabbia per chi non fa bene il suo lavoro"
"Molto rumore per nulla. Indagano il governatore dell'Umbria Catiuscia Marini per concorsi truccati nella sanità; il sottosegretario della Lega Armando Siri per una presunta tangente di 30 mila euro tra Sicilia e Liguria; il segretario del Pd e Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, per finanziamento  illecito...ma parlano di me''. Così replica su Facebook la sindaca di Roma.

''Parlano di audio rubati in cui dico quello che direbbe qualsiasi altro cittadino di Roma: me la prendo duramente con l'ex amministratore delegato dell'Ama perché ci sono i rifiuti in strada e non lo posso accettare''. ''Uso parolacce ma non me ne vergogno perché sono incazzata quando vedo chi pensa a prendere i premi aziendali piuttosto che a pulire la città. Perché questo è quello che si ascolta  in quegli audio''.

''Nessuna pressione, ma solo tanta rabbia per chi non ha fatto bene il lavoro per il quale era pagato. Si pretendeva che approvassi un bilancio con il quale i dirigenti di Ama avrebbero avuto centinaia  di migliaia di euro in più. I vertici del Campidoglio - il ragioniere generale, il segretario generale, il direttore generale, l'assessore al bilancio, i dipartimenti competenti - hanno bocciato la proposta dell'ex ad Bagnacani. E io e la mia Giunta abbiamo votato contro come avrebbe fatto qualsiasi romano''.

"Salvini chiede le mie dimissioni forse per coprire il caso Siri"
"Matteo Salvini chiede le mie dimissioni in ogni modo, forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri, che mi sembra sia indagato per presunte corruzioni" ha poi detto in serata la sindaca capitolina nel corso della trasmissione Piazza Pulita in onda su La7. 

"Se invece di cambiarsi le felpe andasse a lavorare - ha aggiunto - secondo me non farebbe un soldo di danno. Se mi da la felpa da Ministro dell'Interno in un giorno vado a sgomberare Casapound. Diciamo che è una delle prime cose che potrebbe fare". "Qui ognuno si crede più bravo dell'altro, ecco, iniziasse a fare il ministro degli Interni - ha proseguito Raggi -. Io credo che si debba essere sempre molto rispettosi, ogni volta che parla non si capisce se lo fa da capo politico, da segretario del suo partito o come ministro. Il ministro dell'Interno dovrebbe stare vicino a tutti i sindaci, che sono tutti i giorni in prima fila. Vuole commissariare i sindaci, ma ci rendiamo conto?". "I prefetti lavorano accanto ai sindaci non al posto dei sindaci" ha concluso.

Salvini: "Non è adeguata per fare il sindaco, il mio giudizio è politico"
"La Raggi non è più adeguata a fare il sindaco e non per eventuali illegalità che eventualmente accerterà la magistratura, il mio è un giudizio politico. Se un sindaco dice che i romani aprono la finestra e vedono la merda e che ha la città fuori controllo, non può fare il sindaco a Roma come a Cernusco sul Naviglio" ha detto il vicepremier Matteo Salvini a Porta a Porta.

Di Maio: "Nessuno scandalo. La Lega è un po' nervosa"
"Vedo che la Lega è un po' nervosa - ha detto Di Maio - e ha usato questa ripicca contro la Raggi. Ma la Raggi non è indagata e non c'è nessuno scandalo: in quell'audio la sindaca diceva al capo della società che si occupa dell'immondizia a Roma che non poteva aumentare la Tari ai cittadini perché i cittadini vedono la devastazione dei rifiuti in città".

Il Pd occupa gli scranni della Giunta
La seduta dell'Assemblea capitolina è stata sospesa oggi dopo che i consiglieri del Pd hanno occupato gli scranni della Giunta Raggi per protesta a seguito del riaccendersi del caso Ama. I consiglieri hanno esposto cartelli con su scritto: "Dimettiti", "Raggi a casa", "Chiediamo spiegazioni". I consiglieri dem chiedevano la presenza della sindaca in Aula.

Audio Raggi: "Il bilancio va cambiato, punto"
"Modificare il bilancio come chiede il socio, c'è un'altra opzione. Non devi valutare, se il socio ti chiede di fare una modifica lo devi fare. Però se tu lo devi cambiare comunque, lo devi cambiare punto, anche se loro dicono 'perché la Luna è piatta'. La giurisprudenza va in questo senso". A parlare è la sindaca di Roma, in un audio di una conversazione avuto il 30 ottobre scorso con Lorenzo Bagnacani, riportato in esclusiva dal sito dell'Espresso. L'audio sarebbe allegato all'esposto presentato da Bagnacani in Procura sulla mancata chiusura del bilancio 2017 della partecipata dei rifiuti del Campidoglio. "Devi modificare il bilancio come chiede il socio. No, non devi valutare, se il socio ti chiede di fare una modifica la devi fare" continua Raggi, replicando alle perplessità dell'allora presidente di Ama.

"I romani si affacciano e vedono merda"
"Io oggi non posso chiedere ai romani di aumentargli la Tari (la tassa comunale sui rifiuti, ndr) perché se loro vedono grazie anche a quest'opera dei sindacati, degli operai che non hanno voglia di fare...se loro si affacciano e vedono la merda in città, in alcune zone purtroppo è così, in altre zone è pulito e tenete bene, in altre zone non c'è modo, non c'è modo" aggiunge Raggi. "Allora quando ai romani gli dico, sì la città è sporca però vi aumento la Tari, ma io scateno... cioè metto la città a ferro e fuoco, altro che i gilet gialli", conclude la sindaca.

"Non mi stai aiutando, la città è fuori controllo"
"Tu non mi stai aiutando, io ho la città che è praticamente fuori controllo, i sindacati che fanno quel cazzo che vogliono. Non mi stai dando un appiglio Lorenzo, come faccio".  A parlare è ancora Virginia Raggi, in un audio di una conversazione avuta questa volta il 26 novembre scorso con Bagnacani.

Campidoglio: nessuna pressione su Ama, applicate norme
"Il bilancio di Ama proposto dall'ex ad Lorenzo Bagnacani non poteva essere approvato dal socio Roma Capitale e, quindi, dalla Giunta. Il ragioniere generale, il direttore generale, il segretario generale, l'assessore al Bilancio e tutti i dipartimenti competenti hanno certificato l'assoluta mancanza di possibilita' di riconoscere il credito inserito nel progetto di bilancio caldeggiato dall'ex ad. Non c'e' stata quindi alcuna pressione ma la semplice applicazione delle norme". Lo si legge in una nota del Campidoglio.