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ITALIA

200mila tonnellate complessive da portare via in 18 mesi

Rifiuti, al via la rimozione delle ecoballe da Giugliano. De Luca: "occasione storica"

Dal sito di stoccaggio di Taverna del Re, dove piramidi coperte da teli neri disegnano una sorta di cattedrale dell'emergenza rifiuti, partono i primi carichi di ecoballe per lo smaltimento finale

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E' cominciata alle 11,39 l'operazione di rimozione delle ecoballe da Giugliano, nel napoletano. Dal sito di stoccaggio di Taverna del Re, dove piramidi coperte da teli neri disegnano una sorta di cattedrale dell'emergenza rifiuti dei primi anni 2000 e poi ancora tra 2007 e 2008 nella regione, partono i primi carichi di ecoballe per lo smaltimento finale. Il 15 aprile scorso sono state infatti aggiudicate le gare per la rimozione di spazzatura triturata e imballata nei primi 5 degli 8 lotti in cui sono state frazionate le 5,6 tonnellate da eliminare, e oggi cominciano le operazioni nel lotto 5 e 6 per 200mila tonnellate complessive da portare via in 18 mesi. A gestire il servizio è un'associazione temporanea di imprese formata da Vibeco srl, Sirio Ambiente e Consulting srl, Bm Services srl. La destinazione finale dei carichi sarà tra Spagna, Portogallo e Romania, con probabili tappe  intermedie italiane per la lavorazione necessaria. Taverna del Re è l'area più grande di deposito di quelle che avrebbero dovuto essere ecoballe, cioè 'mattoni' di  spazzatura differenziata e tritovagliata destinati allo smaltimento in inceneritori per produrre energia elettrica, ma che, per l'aggravarsi prima della crisi in Campania e poi per il riacutizzarsi dell'emergenza, divennero assemblaggi plastificati di spazzatura tal quale. L'operazione è stata resa possibile dallo stanziamento da parte del governo di 450 milioni di euro, 100 dei quali già per il 2016.

De Luca: cancelleremo la Terra dei Fuochi
Non solo rimozione delle ecoballe, ma un impegno a tutto tondo sul fronte dell'ambiente e della bonifica dei suoli e del sistema idrogeologico della Campania tale da ribaltare l'immagine della Regione nell'Italia e nel mondo "recuperando i ritardi e cancellando la Terra dei Fuochi". Ad assumerlo oggi, nel sito di Taverna del Re, simbolo della lunghissima emergenza rifiuti della Campania, è il presidente Vincenzo De Luca. "Comincia oggi - assicura - la cancellazione della 'Terra dei fuochi'. La Campania sarà la terra dei fiori, del lavoro, dell'operosità. Riusciremo a recuperare i ritardi anche sul fronte della prevenzione e dell'emergenza incendi grazie all'acquisto di nuovi mezzi in grado di spegnere i roghi in pochi minuti". De Luca insiste soprattutto sulla  strategia di monitoraggio, sia ambientale che della salute dei cittadini, il cui obiettivo "è di fare un'operazione verità che, ben lungi dalla sottovalutazione dei problemi, punterà a contrastare campagne di aggressione mediatica prive di qualunque dato scientifico". Per il governatore, quello che è accaduto dopo l'exploit di una situazione di inquinamento di suoli tra le province di Napoli e Caserta ( da cui è stata coniata la 'Terra dei Fuochi') con il conseguente danno economico di molti prodotti campani, "è frutto di parole dette a ruota libera,  di accuse assurde, a volte infami, che sembrano frutto di guerre commerciali contro i prodotti dell'agroalimentare della
Campania". 

Galletti: una buona giornata per Campania e Italia
"Oggi è una buona giornata per la Campania e per tutta l'Italia. Le ecoballe sono state per troppi anni uno dei segni più evidenti e dolorosi di uno scempio ambientale cui ha contribuito tutto il Paese e insieme di un colpevole immobilismo politico. La partenza delle prime balle da Taverna del Re ci dice con chiarezza che quando c'è la collaborazione istituzionale, penso al grande lavoro di squadra in atto tra Esecutivo e Regione, uno sforzo finanziario importante come quello messo in campo dal governo e la trasparenza nelle responsabilità si può raggiungere un grande risultato". Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.  "L'impegno per risolvere i problemi della Campania - conclude Galletti - parte da lontano e non si ferma qui: andremo avanti con questo metodo e con la stessa determinazione del primo giorno".

Legambiente: segnale positivo atteso da tanto tempo
"Un segnale positivo necessario ma non sufficiente. Liberarsi dalle piramidi della vergogna è un atto atteso e richiesto da tempo dai cittadini di quel  territorio e di tutta la Campania, che deve essere portato a termine con il massimo rigore,  ma che non può cancellare decenni di immobilismo e di inefficienza politica bipartisan sul ciclo dei rifiuti in Campania. La terra dei fuochi, che tutti vorrebbero cancellare, non può e non deve essere confusa con la rimozione delle ecoballe, benché queste ultime rappresentino il fallimento più evidente nella politica nella gestione dei rifiuti in Campania. Tuttavia le ecoballe sono solo la punta dell'icerberg. In tempi altrettanto celeri è imprescindibile mettere mano alla bonifica del territorio, contaminato da decenni di sversamenti e di roghi. Necessario, insomma, attuare concretamente il ciclo integrato delle responsabilità, dove insieme alla rimozione dell'ecoballe deve partire la più grande bonifica ambientale. Infine, per scongiurare emergenze future, bisogna incrementare e investire sulla maggiore qualità della raccolta differenziata insieme alla realizzazione di impianti di compostaggio, da sempre annunciati ma mai realizzati. In tal senso ben vengano le parole di De Luca,che ne annuncia la costruzione di dieci in tempi brevi''. In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania sull'avvio della rimozione delle ecoballe a Giugliano in Campania.