Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Riforme-Bersani-successo-Pd-ora-avanti-senza-strappi-5a7ec478-93b3-4629-a297-329705f24fca.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Le reazioni

Riforme, c'è l'intesa. Bersani: successo Pd, ora avanti senza strappi

"E' un bel successo del Pd - aggiunge - e spero che in questo clima nuovo tutti assieme e senza più strappi si possa lavorare ancora per perfezionare la riforma"

Condividi
"Gli elettori scelgono i senatori: questo è il principio costituzionale, i dettagli li si vedranno come giusto nella legge elettorale", ha detto Pier Luigi Bersani. "E' un bel successo del Pd - aggiunge - e spero che in questo clima nuovo tutti assieme e senza più strappi si possa lavorare ancora per perfezionare la riforma".

Bersani ricorda Zangheri
Poi Bersani ricorda Zangheri nel corso della commemorazione solenne alla Camera dell'esponente Pci che fu sindaco di Bologna e capogruppo Pci prima e Pds poi dall'86 al '92. Parla guardando all'indietro, all'Italia degli Anni di Piombo, "anni insanguinati, nei cieli, per strada, sui binari, anni di bombe e di P38", a un'Emilia Romagna, insieme a Bologna, messa "nel mirino come punto d'attacco per misurare la tenuta della democrazia italiana". Parla di "un uomo di una classe davvero difficile da avvicinare e, a mio giudizio, uno degli ultimi, se non l'ultimo, di una specie ormai estinta di intellettuali politici e politici intellettuali che hanno inverato al meglio la nostra secolare vicenda nazionale". Ma parla, implicitamente anche dell'oggi, l'ex segretario Pd. Tanto per cominciare quando dice che "Dio sa quanto ancora ne avremmo bisogno, di uomini come lui".    

Mette in luce, di quel sindaco "attaccato alla sua città, ma in testa, non in coda", uno "stile mai arrogante, sempre autorevole, mai sarcastico. Non l'ho mai sentito - sottolinea Bersani - alzare la voce. Sempre ironico, e autoironico, anche davanti agli slogan degli 'Indiani metropolitani', alcuni dei quali - rievoca con un sorriso citando uno dei 'movimenti' degli anni '70 - erano obiettivanete irresistibili, anche per lui".     "All'essenziale - spiega allora Bersani - Zangheri è un'idea della politica e dell'arte di governo che hanno qualcosa a che fare con la cultura, la storia, le grandi radici della democrazia politica, e un'arte di governo che ha qualcosa a che fare con lo stile personale, perché in chi governa - avverte - lo stile non è forma ma sostanza. In particolare - rileva ancora - in quegli anni difficili in cui una svolta autoritaria nel Paese non era una fantasia ma un'ipotesi".