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POLITICA

Ddl Boschi

Riforme, Grasso dichiara irricevibili i 72 milioni di emendamenti della Lega

Il loro esame, spiega il presidente del Senato, "bloccherebbe i lavori del Parlamento per un tempo incalcolabile". Protesta il Carroccio:"Precedente grave". Ma del pacchetto Calderoli restano ricevibili le 500mila proposte di modifica già accolte dalla commissione Affari costituzionali

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"Per rispettare i tempi stabiliti dal calendario dei lavori, la presidenza è impossibilitata a vagliare nel merito l'abnorme numero di emendamenti se non al prezzo di creare un precedente che consenta di bloccare i lavori parlamentari per un tempo incalcolabile". Il presidente del Senato Pietro Grasso ha spiegato così perché considera irricevibili gli emendamenti della Lega al ddl Boschi.

Gli oltre 70 milioni di emendamenti presentati dal senatore della Lega Roberto Calderoli in formato elettronico sono dunque "irricevibili". Restano invece ricevibili i 500 mila emendamenti precedentemente depositati in commissione Affari costituzionali sempre dalla Lega Nord.

Immediate le proteste del Carroccio: "Vengono esclusi una serie di emendamenti a prescindere dal merito, lei esclude gli emendamenti perchè non ha modo di verificarne il merito. Lei sta creano un precedente gravissimo". ha detto il vice presidente della Lega, Raffaele Volpi.

17 anni per esaminarli tutti
Grasso ha spiegato che non si possono ritenere inammissibili gli emendamenti presentati solo in virtù della presentazione in formato elettronico e senza firma autografa, fatto sul quale "non è stata posta né sollevata tale questione", ma di aver applicato un proprio giudizio di ricevibilità, proponibilità e ammissibilità degli emendamenti, giudizio che deve poter essere esercitato in tempi compatibili con il calendario definito dalla Conferenza dei Capigruppo". Secondo Grasso "l'abnormità del numero di 72 milioni di emendamenti presentati dalla Lega Nord è oggettiva: abbiamo calcolato che ci vorrebbero 17 anni per calcolarli tutti".

La decisione spetta al Presidente
Pietro Grasso respinge il "Lodo Russo" avanzato dal Pd per dire no agli emendamenti della Lega e ribadisce come una decisione in tal senso spetti solo a lui: "Le motivazioni delle mie decisioni sono rinvenibili negli art.8 e 97 del Regolamento che attribuiscono al Presidente del Senato il giudizio di ricevibilità, proponibilità e ammissibilità degli emendamenti". 

In tutto ancora da esaminare quasi 400mila emendamenti
In tutto all'esame dell'Aula, al netto di ogni decisione presa oggi e di quelli già ritirati dalle opposizioni, per il ddl Boschi restano 380 mila emendamenti oltre a 3.500 presentati per iscritto. Lo ha comunicato Grasso.

Esame articolo per articolo
La dichiarazione di ammissibilità degli emendamenti che restano "sarà fatta articolo per articolo". Lo ha comunicato in Aula il presidente Grasso, rispondendo a una domanda sull'emendabilità dell'art.2 del 'ddl Boschi'. "Le verifiche sono ancora in corso - ha aggiunto - è un lavoro che va fatto in progress".