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POLITICA

Ddl riforme

Riforme, il Pd sostituisce Mineo, al suo posto Zanda. 13 senatori annunciano autosospensione

Corradino Mineo non è più tra i membri Pd della commissione Affari costituzionali del Senato. Lo ha deciso a larga maggioranza l'ufficio di presidenza del gruppo

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Corradino Mineo in Senato
Corradino Mineo non è più tra i membri Pd della commissione Affari costituzionali del Senato. Lo ha deciso a larga maggioranza l'ufficio di presidenza del gruppo, che ha indicato come membro permanente il capogruppo Luigi Zanda.

13 senatori si autosospendono
E tredici senatori hanno deciso di autosospendersi dal gruppo Pd dopo la sostituzione di Chiti e Mineo in commissione Affari Costituzionali. Lo annuncia in Aula Paolo Corsini. Fra i firmatari anche Felice Casson, con Vanino Chiti e lo stesso Mineo. "La rimozione dei senatori Chiti e Mineo decisa ieri dalla presidenza del gruppo rappresenta "un'epurazione delle idee considerate non ortodosse" sulla legge più importante, quella costituzionale, ha detto Corsini leggendo un documento messo a punto. "Si tratta di una palese violazione dell'articolo 67 della Carta", ha aggiunto. 

Secondo quanto viene spiegato da fonti del gruppo, Mineo non era un membro permanente della commissione, dal momento che aveva sostituito Marco Minniti, andato al governo. Condizione in cui si trovavano anche altri due membri Pd della Commissione: Roberto Cociancich, subentrato a Luciano Pizzetti, anche lui entrato nel governo; e Luigi Migliavacca, sostituto di Vannino Chiti, che ha avuto un ruolo da presidente della commissione Politiche Ue.    

"E' un errore: non è utile né a Renzi né al governo né al partito cercare di far passare in Commissione le riforme con un muro contro muro. E' un autogol per il governo e per il partito". Mineo commenta così la sua sostituzione. Sostituzione che ha appreso "solo in via informale da un collega". "Non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale della mia sostituzione - racconta Mineo - me l'ha detto il collega Walter Tocci, che a sua volta l'aveva saputo da altri...".  "E' una decisione che non capisco e non approvo"

"E' grave la sostituzione di Corradino Mineo dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato. E' un errore politico. Una ferita all'autonomia del singolo parlamentare e al pluralismo interno del Pd. Un segno di debolezza per chi intende evitare di fare le riforme a colpi di maggioranza. Chiediamo alla presidenza del gruppo Pd del Senato di rivedere la decisione presa". Così, invece, Stefano Fassina in una nota.