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ITALIA

Dati allarmanti

Rifugiati, Oxfam: "E' la crisi umanitaria più grave dalla Seconda Guerra Mondiale"

Sono 65,6 milioni secondo gli ultimi dati Unhcr, 12 milioni solo in Siria 

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Immagine d'archivio (Alessandro Rota/Oxfam)
"I nuovi dati sulla crisi globale dei rifugiati e sfollati, saliti a 65,6 milioni di persone, sono sconvolgenti. Dati che testimoniano come oggi ci troviamo di fronte alla più grave crisi umanitaria dalla Seconda Guerra Mondiale, in cui un numero sempre crescente di persone ha bisogno urgente di sostegno, protezione e accoglienza". Così Oxfam commenta i numeri diffusi oggi dall'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati.      

Un quadro, aggiunge Oxfam, "che sta divenendo sempre più complesso di anno in anno, anche a causa della scelta di molti paesi di chiudere le frontiere a uomini donne e bambini costretti a fuggire da guerre, persecuzioni, disastri naturali e povertà. Una scelta che spesso continua a lasciare centinaia di migliaia di famiglie senza alcuna speranza di una vita migliore. Una delle situazioni più drammatiche è quella in Siria, dove decine di milioni di persone, sono sull'orlo della carestia intrappolate in un paese devastato da oltre 6 anni di guerra che ha prodotto oltre 2 milioni di vittime e feriti e più di 12 milioni di sfollati alla fine del 2016".      

''Il numero enorme di sfollati raggiunto oggi - il più alto da quando l'Onu ha cominciato a diffondere i dati su questa tema - è composto da persone costrette spesso a sopravvivere in circostanze inimmaginabili", afferma il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, a giudizio del quale i dati diffusi dall'Unhcr "dimostrano che la comunità internazionale ha il dovere di fornire immediatamente alternative sicure a queste persone, lavorando insieme per affrontare le cause principali di quella che è una delle questioni centrali della nostra epoca. Purtroppo però le soluzioni approntate fino ad ora si sono dimostrate quasi del tutto insufficienti. Per questo motivo, i membri della comunità internazionale dovrebbero imparare dall'esempio offerto da altri paesi che, seppur poveri, sono disposti ad aprire le proprie porte, per offrire quel poco che hanno a chi ha più bisogno. Come l'Uganda, che ha accolto centinaia di migliaia di rifugiati''. Nell'ultimo anno, Oxfam ha lavorato ogni giorno per aiutare oltre 6,7 milioni di persone in paesi colpiti da conflitti. Famiglie vulnerabili costrette a separarsi, donne e bambini vittime di politiche che negano i loro stessi diritti. ''Nel 2018 le Nazioni Unite negozieranno un nuovo accordo sui rifugiati e i migranti - aggiunge Barbieri - Un negoziato che per avere efficacia dovrà spingere i singoli Stati a condividere insieme le medesime responsabilità, per la protezione di tutti coloro che sono costretti ad abbandonare le loro case per trovare salvezza''.      

L'Ong denuncia poi "l'inadeguatezza del sistema di accoglienza in Italia" in cui "minori e migranti vulnerabili finiscono per strada". Inoltre "ai moltissimi migranti giunti sulle nostre coste vengono negati i diritti più essenziali. Una situazione che non risparmia le persone più vulnerabili, inclusi minori non accompagnati, di fronte a numeri in crescita: sono oltre 6.200 i minori sbarcati sulle nostre coste solo nel 2017, secondo i dati del Ministero degli Interni".      

"Chiediamo al governo di affrontare ora e nel modo più inclusivo possibile, quella che resta una vera e propria emergenza sociale, dando il prima possibile piena applicazione alla legge Zampa", conclude Roberto Barbieri sottolineando che prioritario resta "il potenziamento di corridoi umanitari sicuri verso l'Italia e l'Europa".