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POLITICA

Dal Giappone, in viaggio da Tokyo a Kyoto

Rinnovo cda Rai, Renzi: "Governo indicherà nomi di livello"

Su Campo dall'Orto, tra i papabili per la poltrone di direttore generale: "È uno stimatissimo professionista, tra i più interessanti innovatori della tv italiana". La minoranza non ha impedito le riforme, aggiunge il premier, "vedrete dove con saremo tra un anno"

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Il giorno del rinnovo del cda Rai. La Commissione di vigilanza si riunisce all 14 per eleggere sette consiglieri. Domani, invece sarà il turno del governo "che - afferma Renzi dal Giappone  - indicherà i nomi di dg e presidente. Saranno professionisti di livello, competenza e indipendenza come è giusto che sia". Sulle polemiche relative al rinnovo dei vertici con la Gasparri, ribadisce: "Non c'erano alternative. La forzatura sarebbe stata non rinnovare il cda".

La scommessa di Palazzo Chigi sul servizio pubblico è di ampio respiro, continua il presidente del Consiglio. "Puntiamo a fare della Rai un punto di riferimento assoluto in Europa e per alzare l'orgoglio italiano. Stando all'estero, si capisce che c'è una domanda straordinaria di Italia e sarebbe bello se la Rai la accompagnasse di più. E poi c'è un'Italia straordinaria con tante cose da valorizzare e poi la Rai è il presidio di libera informazione, un grande capitolo del futuro del paese". 

Su Dall'Orto: "Nome di alto valore ma vedremo"
Il presidente del Consiglio rispondendo alle domande della stampa entra nel dettaglio e sul nome di Campo Dall'Orto, tra i papabili per la poltrona di direttore generale, afferma: "È uno stimatissimo professionista, tra i più interessanti innovatori della tv italiana, un nome di altissimo valore che corrisponde ai criteri di qualità, autorevolezza e capacità ma vedremo". 

Su minoranza 
C'è spazio anche per una stoccata alla minoranza, "che è una parte della minoranza di un anno fa e che nonostante i numeri non ha impedito di approvare le riforme. Le polemiche lasciano il tempo che trovano - afferma Renzi - Il parlamento sta lavorando come mai dal '48. Basta vedere dove stavamo un anno fa, con l'economia in discesa, e dove siamo ora".  

Dati consenso non alti come anno scorso
Le riforme "ci sono costate scioperi e polemiche continue, i dati del consenso non sono più alti come l'anno scorso ma noi abbiamo l'imperativo di cambiare l'Italia". Il premier Matteo Renzi, in viaggio da Tokyo a Kyoto sul treno Alta Velocità giapponese, difende il governo aggiungendo che, al netto delle polemiche, "le riforme si fanno e con gli occhiali giusti vedrete dove saremo tra un anno".

"Intorno me i migliori altro che cerchi stretti"
Renzi difende poi l'autorevolezza e indipendenza dei manager pubblici da lui nominati: "Gente che non ha da dividere con me l'appartenenza politica e partitica, una grande novità per la politica italiana. Io non so come vota De Scalzi o Starace".

"Intorno a me ci sono i migliori con qualità e risultati sotto gli occhi di tutti, alla faccia del cerchio stretto dei soliti noti e nomine appartenenti al club dei renziani inventati tra Scandicci e Pontassieve, come dicono per sostenere che nomino solo i miei".

"Expo grande successo, ringrazio anche Procura Milano"
"L'Expo non doveva esserci ma si è fatta grazie a Cantone e Sala e ad un lavoro istituzionale eccezionale, grazie al prefetto e alla Procura di Milano che ringrazio per aver gestito la vicenda con sensibilità istituzionale". Così il premier difende i risultati del governo nell'ultimo anno, Expo inclusa. Il premier elenca i primi ministri arrivati alla Fiera di Milano e parla di "grande successo". "Poi c'è chi dice che mancano 12 mila biglietti ma non cambia", conclude.