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MONDO

Ancora incerto il numero dei dispersi

Giappone, rischio di nuova eruzione e maltempo: stop ai soccorsi sul vulcano Ontake

Operazioni di ricerca e recupero complesse sul vulcano che ha eruttato sabato: l'attività vulcanica sembra in intensificazione. Le vittime sarebbero almeno 36 

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Il vulcano Ontake (Ansa)
Kiso (Giappone)
Il maltempo e il rischio di una ripresa dell’attività vulcanica complicano i soccorsi e le operazioni di ricerca degli escursionisti dispersi sull’Ontake, il vulcano nel Giappone centrale svegliatosi all’improvviso sabato scorso. Le vittime sarebbero almeno 36, anche se il numero delle persone che mancano all’appello è ancora incerto.

Rischio di una seconda eruzione 
Nelle ricerche sono impegnate circa 850 persone tra agenti di polizia, pompieri e militari. I tremori  vulcanici, ha riferito Shoji Saito dell'Agenzia meteorologica giapponese, hanno raggiunto un'intensità che non si vedeva da sabato sera e i soccorritori hanno dovuto interrompere le operazioni mirate a recuperare i  corpi rimasti ancora vicino alla vetta. "A questo punto può succedere qualsiasi cosa", ha detto Saito. Per il momento le autorità parlano di 12 morti accertati e di 24 persone in “arresto cardiaco e respiratorio”, la formula utilizzata in Giappone per riferirsi alle vittime prima che un medico legale ne certifichi il decesso.
 
L'attesa dei familiari
Intanto un centinaio di familiari delle persone disperse aspetta notizie dei propri cari nella sede del municipio della vicina città di Kiso. Si stima che circa 250 persone si trovassero sul monte Ontake al momento dell'eruzione, che ha colto i sismologi di sorpresa. Nelle precedenti due settimane, ha spiegato Satoshi Deguchi, un altro funzionario dell'Agenzia meteorologica giapponese, non erano state registrate indicazioni di una possibile grande eruzione.