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ITALIA

La Capitale nella morsa degli scandali

Roma, Marino: "Mai cambiato idea, qui per restare fino al 2023"

L'annuncio del Sindaco alla conferenza sull'Ama in Campidoglio. 

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Ignazio Marino ci crede e lancia la sfida: "Io non ho mai cambiato idea, sono qui per stare fino al 2023". L'annuncio del sindaco di Roma arriva durante una conferenza stampa sull'Ama, alla presenza del presidente della società municipalizzata Daniele Fortini e di Estella Marino, assessore all'Ambiente.
 
Non solo completare l'attuale mandato, in scadenza nel 2018, ma strapparne anche un altro: sotto la sassaiola degli scandali e delle accuse, Marino fa il volto feroce e rivendica la bontà di un lavoro che è solo all'inizio: "Io giudico l'intervento alla fine, quando il paziente dopo la rianimazione abbraccia i familiari e torna a casa".
 
Ma l'ombra di Mafia Capitale è ancora ingombrante. A mali estremi, estremi rimedi: la soluzione richiesta dagli eventi è stata la tabula rasa: "Comprendo che quello che abbiamo fatto e stiamo facendo ha determinato anche forti disagi, ma abbiamo interrotto questa melma che legava alcuni esponenti dei partiti politici a affaristi e criminali". 
 
Troppo poco. I giornalisti alla conferenza sono pieni di domande. Marino, primus inter pares, invoca l'aiuto dei cittadini: "Tutto il nostro lavoro di pulizia si deve accompagnare a un risveglio, ad una mobilitazione civica. Roma è una città di persone per bene che merita un'amministrazione per bene. In questo momento io chiedo alla giunta, ai partiti, alla città un grande sforzo per portare Roma ad essere una capitale d'Europa in tutti i settori".

Il Sindaco Pd conferma di sentire su di sé la fiducia di elettori e del partito e sfoggia serenità di fronte agli ultimatum del segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Io sento la vicinanza dei cittadini. Non mi sento un salvatore della patria, sono solo una persona che vuole fare bene il suo lavoro e amministrare bene la citta' con spirito di servizio e senza ambizioni di carriera politica. I partiti politici che sostengono me e il mio governo sono convinti che dobbiamo proseguire questa azione di risanamento perche' i nostri elettori vogliono questo cambiamento".
 
Infine l'apostrofe ai predecessori: "Noi abbiamo ereditato una situazione analoga a quella ereditata dal governo Monti dopo Berlusconi. Qui in Campidoglio c'erano stati i ladri e noi dovevano decidere se continuare a produrre debito o fare reset e avviare
un'azione di risanamento".