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ITALIA

Raggi-Romeo, spunta la terza polizza e una cassetta di sicurezza svuotata

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Una cassetta di sicurezza svuotata subito dopo l’arresto di Raffaele Marra e una terza polizza da 8000 euro, accesa da Salvatore Romeo, in favore di Virginia Raggi subito dopo l’invito a comparire inviato alla sindaca di Roma. Sono queste le “strane manovre” su cui – secondo una ricostruzione pubblicata oggi sul Messaggero – si sta concentrando la procura di Roma nell’indagine sulle nomine irregolari dell’amministrazione capitolina. A tre giorni dall’arresto di Marra, avvenuto il 16 dicembre, viene svuotata la cassetta di sicurezza intestata a Salvatore Romeo. Lui dice di non saperne nulla e che le chiavi sono nelle mani di una sua amica che in effetti ha confermato di averla svuotata di beni  di sua proprietà. Altro punto oscura è una terza polizza, di ottomila euro, attivata da Romeo quando l’invito a comparire della sindaca è già cosa pubblica. Un gesto per ora inspiegabile per gli inquirenti. Sulla vicenda la sindaca ha detto di non sapere nulla: "La terza polizza? Ho letto anche io i giornali e sono la prima a voler capire una vicenda che mi vede totalmente estranea. Siamo al lavoro con i miei avvocati per capire la vicenda". 

Tutto questo mentre l'inchiesta su Raffaele Marra e l'imprenditore Sergio Scarpellini potrebbe approdare in tempi relativamente brevi in un'aula di tribunale. L'ipotesi che la Procura di Roma possa avanzare una richiesta di giudizio immediato, saltando la fase dell'udienza preliminare, appare ormai più che ragionevole. Marra, detenuto in carcere dal 16 dicembre scorso, ha preferito avvalersi ieri della facoltà di non rispondere, riservandosi di parlare solo alla fine delle indagini, una volta presa visione di tutti gli atti raccolti a suo carico, mentre Scarpellini (che dopo pochi giorni trascorsi a Regina Coeli ha ottenuto gli arresti domiciliari), anche ieri, in tre ore di interrogatorio, ha confermato agli inquirenti di aver erogato negli anni "utilità" a una serie di altri soggetti. Per chi indaga sull'episodio di corruzione che lega Marra a Scarpellini, la prova raccolta appare evidente: dai conti correnti del costruttore sono usciti nel 2013 ben 367mila euro, che sono stati utilizzati da Marra per acquistare un appartamento in via Prati Fiscali, poi intestato alla moglie. Si tratta di una "consistente regalia", analoga a un'altra avvenuta nel 2010 e ormai prescritta (legata all'acquisto di un immobile in zona Eur con sconto di 500mila euro a beneficio di Marra), che per i magistrati di piazzale Clodio "trova spiegazione esclusivamente in una logica corruttiva", il che spiega come "la ripetuta profferta di disponibilita' operata dallo stesso ex capo del Personale del Campidoglio in una conversazione telefonica del primo luglio scorso con la segreteria di Scarpellini appaia chiaramente collegata al mercimonio della funzione".