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CULTURA

Piazza San Giovanni

Il concerto di Roma, "siamo 700mila" e Pelù infiamma la piazza

Sul palco Piero Pelù contro Renzi "boy scout di Licio Gelli"; in apertura Dario Vergassola ha fatto un rapido sondaggio sull'occupazione "in piazza ci sono più disoccupati che occupati"; poi spazio alla musica per raccontare le storie italiane. Sul palco tanti musicisti e ospiti, presentano oltre a Vergassola, Edoardo Leo e Francesca Barra 

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Piazza San giovanni
"Siamo 700mila" questo il numero della persone in Piazza San Giovanni per il Concertone secondo gli organizzatori che arrivano poi a parlare addirittura di un milione. Piazza gremita, folla anche nelle strade limitrofe aumentano gli spettattori nella seconda parte della kermesse quando salgono sul palco Piero Perlù, i Tiromancino, Rocco Hunt e Clementino.
Il tradizionale concerto del Primo Maggio, promosso da Cgil, Cisl e Uil, quest'anno è dedicato alle storie italiane, raccontate attraverso la musica e le parole dei tanti ospiti. A condurre la lunga maratona musicale il regista e attore Edoardo Leo, la giornalista e la scrittrice Francesca Barra e Dario Vergassola. 

Pelù contro Renzi
Un boato ha accolto Piero Pelù che ha aperto il suo spettacolo dedicando un minuto di silenzio a "chi è morto sul lavoro ma anche a chi è morto perché un lavoro non ce l'ha più".  Poi un duro attacco al premier Renzi "il non eletto ovvero sia il boyscout di Licio Gelli deve capire che in Italia c'e' un grande nemico, un nemico interno che si chiama disoccupazione, corruzione, voto di scambio, mafia, camorra, 'ndrangheta". Ha continuato "Gli F35 rubano i soldi a scuole e ospedali. Non vogliamo elemosine da 80 euro vogliamo lavoro". E ha aggiunto ironico "Maledette toghe rosse, giù le mani da Silvio, giù le mani da Marcellino. Dell'Utri torna, ti prego
torna".Poi ha infiammato la piazza.

Camusso, "Piazza San Giovanni punto di riferimento"
"Ci sono tante feste per il 1 Maggio ma questa piazza rimane il punto di partenza". Il commento di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, al suo arrivo a Roma per il concertone.
"Negli ultimi anni era venuto un pò meno il senso di questo evento: troppa, troppa musica. Ma non è questo il nostro ruolo - ha continuato il leader Cgil, che l'anno scorso aveva definito l'evento 'datato' - quello che stiamo recuperando è la
costruzione di una relazione. Il nostro deve essere un messaggio di presenza. Stiamo tornando all'antico, a parlare di storie e di lavoro"

Un minuto di silenzio per i morti sul lavoro
Le luci si spengono in Piazza San Giovanni. Un minuto di silenzio per le vittime del mondo del lavoro. A chiederlo uno dei conduttori Edoardo Leo che ha ricordato che l'origine della festa del primo maggio risale a un evento tragico, avvenuto alla fine
dell'Ottocento negli Stati Uniti, quando morirono alcuni operai e sindacalisti anarchici che rivendicavano il diritto a un massimo di 8 ore lavorative al giorno. 

Rocco Hunt "avrei voluto essere anche a Taranto"
Il rapper salernitano prima di salire sul palco insieme a Clementino parla dell'altro concerto, quello di Taranto. "Per quello che faccio, per le storie che racconto, forse sarebbe stato più giusto essere a Taranto. Se avessi potuto sdoppiarmi avrei cantato sia qui a Roma che lì". Oltre al rap anche l'hip hop di Clementino, "Il palco di San Giovanni è un'emozione grandissima. Venivo qui da spettatore. La concorrenza con Taranto? Io ci sono stato una settimana fa, ma sono piazze che parlano della stessa cosa".

Al via il Concertone
Con "Al di là delle nuvole" dei Crifiù, una band del Salento, si è aperto a Roma il
concertone del Primo maggio. Il tradizionale appuntamento di Piazza San Giovanni, promosso da Cgil, Cisl e Uil, quest'anno è dedicato alle storie italiane. Il tema artistico dell'edizione 2014 è infatti "Le nostre storie. Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani". Storie come quella di Elisa Claps ricordata dal palco.

Il sondaggio di Vergassola "più che disoccupati che occupati"
Ad aprire la manifestazione Dario Vergassola, di fronte ad un'affollatissima piazza, che ha fatto un sondaggio per alzata di mano, del livello di occupazione del pubblico: la conclusione è stata che gran parte dei partecipanti al concerto sono senza lavoro.
"Ci vorrebbe una festa del Primo Maggio tutti i giorni, come anche l'8 marzo. Questa platea ha voglia di ridere, ma fino a quando avrà voglia di farlo?". le parole di Dario Vergassola, nel backstage del palco di San Giovanni. "Quando ero giovane io in qualche modo la sfangavi, ma ora in questa piazza ci sono più disoccupati che occupati. È un disastro. Non so cosa faranno Grillo o Renzi, ma non mi sembra
di vedere niente di buono"

Prima parte, sul palco, musica e parole 
Sono saliti sul palco gli Statuto - che festeggiano i 30 anni di carriera -  hanno ricordato Torino, oggi teatro di scontri in piazza ed hanno ricordato le famiglie della Thyssen-Krupp con una cover di '"In Fabbrica"dei Gang. Si sono esibiti Francesco Di Bella, Velvet, Taranproject e Daniele Ronda, Levante, Agricantus, Statuto, Kachupa, P-funkin band, Riccardo Sinigallia. 

Non solo musica. Al concertone del primo maggio tanti gli ospiti: Aldo Cazzullo, Carlo Petrini, Gheraldo Colombo Federica Sciarelli, Max Paiella e Nino Frassica che sarà protagonista anche di un set musicale, alcuni dei nomi che prenderanno parte alla kermesse.

Leo "mio entusiasmo come quello di un ragazzo in piazza"
"Il mio spirito e il mio entusiasmo è quello di un ragazzo che vedeva lo spettacolo dalla piazza". Ha detto Edoardo Leo, nel backstage del palco durante una pausa.
"Il pubblico è sorridente, contento, va bene così. Non mi aspettavo niente, sto vivendo questa manifestazione momento per momento".

Petrini, "africani devono riconquistare la loro terra"
"Ci sono Paesi, come la Cina, che per pochi soldi comprano la terra degli africani. Bisogna che gli africani riconquistino la loro terra, diamogli una mano".  Solo le parole di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, idal palco del concertone