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POLITICA

L'ex sindaco di Roma replica su Facebook

Roma, Marino: ho voluto io la collaborazione con Cantone. Mia lotta all'illegalità interrotta dal Pd

Esce il dossier dell'Anac che fotografa l'attività delle amministrazioni capitoline nel triennio 2012-2014. Ne emerge un quadro desolante, che colpisce praticamente tutti i settori vitali della città: strade, asili, disabili, emergenze sociali, ospizi, affitti. Consegnati nelle mani dei soliti noti in una sistematica violazione delle norme sulla assegnazione degli appalti. "Pratiche opache figlie delle giunte prima del 2012" afferma l'ex sindaco Ignazio Marino, "io ho cercato di cambiare questo sistema"

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"Ho letto con grande attenzione i resoconti giornalistici sull'ispezione condotta da Raffaele Cantone sugli appalti del Comune di Roma. Un'indagine che si aggiunge a quella sui conti che avevo richiesto e ottenuto e che impegnò per sei mesi la Guardia di Finanza in Campidoglio. Rivendico con orgoglio di essere stato io a volere questa collaborazione, anche firmando nel luglio del 2015 con lo stesso Direttore dell'Anac il primo Protocollo di Vigilanza Collaborativa fra Comune di Roma e Anac". Così, su Facebook, l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino in merito all'odierna pubblicazione, da parte della stampa, del dossier sul Comune di Roma realizzato dall'Autorità anti-corruzione guidata da Raffaele Cantone. Dall'inchiesta, che prende in considerazione le amministrazioni capitoline nel triennio 2012-2014 (quelle di Alemanno e Marino, quindi) ,  emerge una "sistematica violazione delle norme sulla assegnazione degli appalti". In altre parole, Cantone ha fotografato un sistema grazie al quale gli appalti a Roma venivano affidati sempre ai soliti noti. Che, non di rado, non avevano nemmeno i requisiti. E che avevano le mani su asili, strade, cura del verde, servizi ai disabili, macellazione della carne, gestione dei canili municipali. Su tutto, in  pratica.

"Quella fotografata da Cantone- replica Ignazio Marino- è una realtà fortemente radicata, fatta di sistematiche violazioni che la mia Giunta ha combattuto, sia grazie all'Anac, sia all'impegno degli assessori". "Una lotta titanica - aggiunge - che ha provocato la reazione degli ambienti romani che vivono sull'illegalità e interrotta con la decisione del PD di determinare la caduta del sindaco con le dimissioni di massa dal notaio dei consiglieri del Pd e della destra".

"L'indagine di Cantone- prosegue Marino nel post- riguarda gli anni dal 2012 al 2014, ma vorrei far notare che quello che è stato accertato non nasce nel 2012. Le pratiche opache che io ho tenacemente combattuto sono figlie di un sistema malato che ha le sue radici anche nelle amministrazioni precedenti, e sarebbe puerile negarlo. La differenza fra la mia amministrazione e quelle che l'hanno preceduta è che io ho cercato di cambiare questo sistema".