Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Roma-operaio-morto-folgorato-in-stazione-Termini-093e35a9-c331-432b-9f7e-e914aaaa17ce.html | rainews/live/ | true
ITALIA

I sindacati: "intervenire subito"

Roma, operaio morto folgorato in stazione Termini

L’incidente nel sottopasso di via Giolitti poco prima delle 15. L’uomo aveva 42 anni, la dinamica non è ancora chiara

Condividi
Roma

Un operaio di 42 anni è rimasto folgorato all'interno della stazione Termini, nel sottopasso di via Giolitti. L’uomo, residente a Latina, lavorava all'interno del cantiere per conto della Sysco, ditta specializzata in impianti informativi visivi e sonori.

L'inchiesta di Rfi
Per comprendere la dinamica dell'incidente, non poco chiara, anche Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha avviato un'inchiesta. L'operaio stava lavorando ad un quadro elettrico. In particolare, spiega Rfi in una nota, l'uomo stava installando un totem informativo. Secondo una prima ricostruzione, sarebbero state adottate tutte le misure di sicurezza necessarie per operare in quell'ambito. La folgorazione sarebbe stata causata da un contatto accidentale. Per recuperare il corpo sono arrivate tre squadre dei pompieri. Inutili i tentativi di rianimazione da parte degli operatori del 118. Adesso sull’incidente indagano Polfer e scientifica, in questo momento impegnate in un sopralluogo. 

I sindacati: "Basta morti, bisogna intervenire subito"
"Un altro operaio morto sul posto di lavoro. Non si può più continuare a snocciolare il numero delle vittime - scrivono in una nota congiunta  i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio - Basta: bisogna intervenire immediatamente e porre fine a questa sequenza di morte. L'indignazione e il dolore non sono più sufficienti. Pretendiamo, come sindacato, come lavoratori e cittadini, norme certe e attuazioni di regole e ispezioni che garantiscano realmente la dignità di ognuno". Addolorato anche Daniele Ozzimo, assessore capitolino al Lavoro: "Ritengo inaccettabile che si possa morire di lavoro. Prevenzione, tutela e vigilanza sono presupposti fondamentali a garantire che il diritto al lavoro sia anche un diritto alla sicurezza".