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MONDO

21 agosto 1994

Royal Air Maroc Flight 630, quando è il pilota a far schiantare l'aereo: il precedente del 1994

L'Atr 42 partito da Agadir e diretto a Casablanca precipitò pochi minuti dopo il decollo. La commissione che indagò stabilì che fu una scelta deliberata del pilota 32enne a far schiantare l'aereo

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Younes Khayati, era questo il nome del pilota di appena 32 anni della Royal Air Maroc che, nel 1994, fece precipitare un Atr42 della compagnia nordafricana.

Era il 21 agosto del 1994 quando dall'aeroporto di Agadir decollò il volo numero 630 della compagnia di bandiera nordafricana. L'aereo, un bimotore ad elica in grado di trasportare una cinquantina di persone, era diretto a Casablanca, dove però non arrivò mai. Dopo circa 10 minuti di volo, mentre si trovava intorno ai 16.000 piedi di altitudine, l'aereo entrò in picchiata andandosi a schiantare sui monti dell'Atlante.

Tutti i 44 passeggeri a bordo, e i membri dell'equipaggio, morirono nell'impatto. Tra questi, un principe kuwaitiano e sua moglie: il principe era il fratello dello sceicco Ahmed al Mahmoud al Jabir al Sabah, ministro del Kuwait della difesa. Almeno 20 dei passeggeri del volo non erano marocchini e tra loro c'erano otto italiani, cinque francesi, quattro olandesi, due kuwaitiani, e un americano.

La commissione che indagò sull'incidente stabilì che questo era da attribuirsi alla responsabilità del giovane pilota che deliberatamente disinserì il pilota automatico puntando il muso dell'aereo verso le montagne. Conclusione contestata da alcune associazioni dei piloti.