Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Ruby-ter-Luca-Risso-ex-della-ragazza-marocchina-scrive-lettera-a-Berlusconi-Lei-non-voleva-Karima-testimoniasse-1a6f53bb-d44d-4bb3-947c-e201b21c38b3.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Milano

Ruby-ter. spunta la lettera dell'ex a Berlusconi: "Lei non voleva che Karima testimoniasse"

Agli atti una lettera di Luca Risso, all'epoca compagno di Ruby, all'ex presidente del Consiglio

Condividi
"Si ricorderà che le dissi, e diverse volte, di stare attento a non dare banconote da 500 euro a Ruby perché era pericoloso, perché andava in giro con buste piene di banconote da 500 e non si preoccupava di farle vedere". E' un passaggio della lettera scritta a Silvio Berlusconi da Luca Risso, ex compagno di 'Rubacuori', e depositata tra gli atti dell'inchiesta Ruby 'ter' in cui l'ex premier, la stessa marocchina, e oltre 20 ragazze e l'avvocato Luca Giuliante sono indagati per corruzione in atti giudiziari.

Nella lettera, che risale al periodo in cui i rapporti tra Ruby e l'ex compagno erano arrivati a un punto di rottura, Risso non solo chiede al leader di Forza Italia di ricordarsi "di quello che mi promise, e perlomeno mi aiuti come può" ma gli ricorda anche alcuni consigli che gli diede in precedenza. "Le dissi di dargli meno soldi - prosegue la missiva -  e tagli più piccoli e magari di avvalersi dell'aiuto di Giuliante visto che io ormai ero fuori gioco. E comunque qualsiasi cosa fosse accaduto, i soldi a Ruby li davo io... cosa che anche Ruby doveva dire".

In un altro passaggio Risso scrive: "La mia vita lavorativa prese il colpo di grazia nel novembre 2012 quando Lei, per non far testimoniare Ruby a dicembre, ci chiese di andare via e tornare dopo il 10 gennaio". Risso, indagato invece per riciclaggio, nella missiva ricorda quel che sarebbe accaduto per evitare che Karima, alla fine del 2012, si presentasse in aula a deporre come parte offesa al processo di primo grado in cui l'ex Cavaliere era imputato per concussione e prostituzione minorile. Processo per cui dopo una condanna a sette anni di carcere inflitta dal Tribunale il leader di Forza Italia è stato assolto in appello e in Cassazione.

"Così, dopo aver visto Maria Rosaria Rossi che ci diede i soldi per andare via, partimmo per il Messico - prosegue la missiva - e io fui costretto a vendere anche l'ultimo locale che gestivo (al sig. Belsito, in quel tempo segretario della Lega Nora, che mi ha pagato con un assegno vuoto!!)". 

"L'intervista ad effetto" a Ruby andata in onda su Rete4 qualche giorno prima della sentenza con cui il Tribunale di Milano aveva condannato Silvio Berlusconi a 7 anni di carcere e la conferenza stampa-show della marocchina davanti al Tribunale di qualche mese prima sarebbero state proposte da Luca Risso e poi 'costruite a tavolino'. "Io come ben si ricorderà - si legge nella lettera - mi sono messo a sua disposizione per qualsiasi cosa, sapendo entrambi che avevamo a che fare con un ragazzina scapestrata da seguire attentamente".

"Spero si ricordi anche della riunione a casa sua dove, con il dott. Toti e il sen. Messina, le proposi una intervista ad effetto con Ruby, che poi registrammo su rete 4. E anche quando le dissi che era necessario un atto molto forte di Ruby e decisi con lei di mandare Ruby davanti al tribunale con il cartello per difendere se stessa e Lei... e attaccare i magistrati. Si ricorderà - conclude il passaggio della missiva - l'effetto che
ha avuto sui media".