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ITALIA

Milano

Ruby-ter, un teste: "Berlusconi disse: queste le butto in strada"

Altri atti si aggiungono all'inchiesta. Dopo la lattera dell'x compagno di Ruby, arrivano le dichiarazioni di Ivo Redaelli e intercettazioni dell'ex presidente del Consiglio

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Silvio Berlusconi, parlando di Barbara Guerra e di "altre ragazze", avrebbe detto "io a queste, appena posso, le butto in strada". E' quanto ha messo a verbale l'architetto e imprenditore Ivo Redaelli sentito lo scorso 17 febbraio, nell'ambito dell'inchiesta milanese 'Ruby ter', chiusa nei giorni scorsi. Redaelli ha raccontato di essersi "spesso trovato nella condizione di mediare in qualche modo tra Berlusconi e la Guerra" e "ricordo ad esempio di averlo sentito pronunciare la frase". E l'architetto, poi, "per cercare di calmare la Guerra, la tranquillizzavo dicendole che Berlusconi alla fine non l'avrebbe mai messa in mezzo alla strada".

Sempre secondo Redaelli Berlusconi "era spesso inquieto ed anche intimorito dalle conseguenze di possibili dichiarazioni" delle ragazze. In particolare, Iris Berardi e Barbara Guerra "mi hanno più volte confidato la loro intenzione di 'cantarsela'" e l'ex premier "temeva in particolare ciò di cui era a conoscenza Iris". L'imprenditore, ha spiegato di essere "a conoscenza" che Berardi "aveva cominciato frequentare Berlusconi quando era ancora minorenne" e ha detto ai pm di essere stato "costantemente coinvolto nelle continue pressioni che le ragazze cercavano di fare verso Berlusconi per ottenere denaro e soprattutto
l'intestazione di case". Anche se, ha chiarito a verbale, "mi sento di escludere di aver mediato in modo diretto tra le minacce e le richieste delle ragazze e i timori e le inquietudini di Berlusconi". Redaelli ha, però, confermato "in questo contesto" che Guerra e Berardi gli hanno più volte detto che erano pronte "a 'cantarsela'", ossia a "rendere dichiarazioni relative a situazioni che avrebbero dato gravi problemi a Berlusconi se non avessero ottenuto quello che pretendevano". 

La paura di Barbara Guerra potrebbe essere confermata da parole, registrate in un file audio e inviate a Ioana Visan tramite WhatsApp. La showgirl, una delle ospiti delle serate ad Arcore, avrebbe detto: "Domani butto giù il cancello di Arcore comunque, vado a rubargli una macchina al vecchio". La Guerra si lamentava perché non aveva ancora ricevuto "la macchina" che aveva chiesto a Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia di Silvio Berlusconi. La registrazione audio è contenuta negli atti dell'inchiesta nella quale sono indagate 34 persone, tra cui lo stesso ex premier. In un altro file sempre Guerra dice: "Ho appena richiamato
Arcore e mi sono incazzata che io sono la p...... sono a 35 anni zitella perché la p...... del presidente non la vuole più nessuno (...) mi sono incazzata come una bestia, io del bla bla bla del burattino di Spinelli non me ne faccio più un c.... gli ho detto di riferirlo al presidente che se no io vado là e gli chiamo magistrati giornalisti e inquirenti (...) stasera veramente gli entro in casa". E in un sms del febbraio 2014 Guerra scriveva a Spinelli: "Dica al presidente che sono nella merda per colpa sua. Sto aspettando ancora la consegna della vettura. Io andrò con il mio legale in questura se non mi risolve i problemi che lui mi ha recato! Non ho ricevuto nulla. Ho urgenza per la vettura ragioniere. grazie". 

In un'altra intercettazione Barbara Guerra si rivolgerebbe così ad una donna per chiederle di farle avere i titoli di viaggio per una vacanza nell'isola, spiegandole poi anche che sarebbe stata contattata "da palazzo
per il pagamento". "Signora Bianca la chiamo per i biglietti di Antigua, ho avuto il suo numero da Palazzo Grazioli". Le intercettazioni risalgono al febbraio 2014. Come scrive la polizia giudiziaria in un'annotazione,
infatti, "per l'organizzazione di alcuni viaggi l'indagata si rivolge a Brenna Bianca" della quale "ha avuto il numero direttamente da Palazzo Grazioli". Si tratta di "viaggi effettuati da Guerra Barbara a Miami e ad Antigua in compagnia di Visan Ioana, Sorcinelli Alessandra e Guerra Maria". Alla "signora Bianca" Barbara Guerra scrive: "Scusa se ti stresso se mi fai il pacchetto hotel al Delano a Setai hotel uno dei due,
vedi il più basso dopo ti chiameranno da palazzo per il pagamento. grazie". 

Un'altra ragazza Aris Espinoza il 29 settembre 2014, giorno del compleanno di Silvio Berlusconi, scrive alle altre 'Olgettine' che partecipavano al gruppo su WhatsApp chiamato "Andiamo". "Ragazze facciamo qualcosa di intelligente - Cominciamo - A chiamarlo - A manetta - Che stiamo - Arrivando - Anche se non è vero - Ma per fargli capire che siamo unite - Ognuna chiama e dice il suo nome che sta arrivando". Dalle chat si evince che il gruppo, annotano gli investigatori milanesi, aveva lo scopo di "stabilire una strategia comune per ottenere vantaggi dalle vicende giudiziarie che coinvolgono" le ragazze e "organizzarsi per andare ad Arcore insieme" a presentare le loro richieste. Così proprio il giorno del compleanno del leader di Forza Italia, coloro che fino a qualche anno prima partecipavano alle serate si ritrovano a organizzare spedizione di massa a villa San Martino. Alla proposta di Aris seguono i vari messaggini. "Ok io già ho chiamato stamattina alle 8.00", scrive Eleonora De Vivo. "Io è dalle 6 che chiamo", specifica Manuela Ferrera. E la De Vivo "La mattina ha l' oro in bocca!!!". Aris spiega: "Ragazze - Ho - Chiamato - E mi hanno detto - Che parte - Domani mattina - E che oggi è con i figli e la compagna a festeggiare - A Milano - Ragazze - E qui nella villa dove.." Iris Berardi rilancia: "ragazze se è a Milano andiamo dove è lui(...) A fargli anche noi festa!!" Manuela Ferrera si sfoga: "Ragazze andiamo lì e aspettiamo che rientra dai festeggiamenti Facciamo qualcosa - Vi giuro che nn ho i soldi del taxi - Dovranno pagarmelo loro - io sono stanca - Avvilita. (...) Ok cucciole - io vi dico non aspetto un giorno di più - Ho già detto alla segretaria che mi presenterò e lo aspetterò tornare dai suoi festeggiamenti.. Tanto una VITA nn ce l 'ho più ... marcire a casa o davanti ad Arcore Non cambia nulla - lo ho avvisato che nn ho i soldi e indipercui dovranno pagarmelo loro il taxi - Anche a piedi ci vado non mi interessa - bastaaaaaaaaaaaaaaaaa - Vi giuro sono fuori dalla grazia di Dio - Tra un mese ho lo sfratto".

Infine c'è il capitolo che riguarda un ex fidanzato di Ruby: "Dalla "banconota da 500 euro" tirata fuori in discoteca e data ad un dj "per fargli mettere una canzone a fine serata", agli "abiti su misura" per Daniele
Leo, suo nuovo compagno, fino al "personale di servizio" per sbrigare le faccende domestiche e al "noleggio auto con conducente". Sono solo una parte delle spese effettuate da Ruby, formalmente disoccupata, in questi anni e riassunte in un'informativa di polizia giudiziaria dello scorso febbraio.