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MONDO

I servizi segreti russi non confermano, né smentiscono

Russia, sarebbe morto Umarov, il capo dei terroristi ceceni

Secondo il presidente ceceno, Ramzan Kadyrov, ci sarebbero prove del decesso, anche se non è stata trovata la salma. L'ultimo intervento video risale al giugno del 2013

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Doku Umarov, capo della guerriglia cecena

Doku Umarov, il capo della guerriglia cecena, considerato dagli Stati Uniti terrorista internazionale, a capo di un’organizzazione, “Imarat Kavkaz” legata ad Al Quaeda, sarebbe morto.

A sostenerlo è il presidente ceceno Ramzan Kadyrov in una dichiarazione riportata dall’agenzia stampa russa Interfax: “Noi già da qualche tempo eravamo sicuri al 99 per cento che Umarov sia stato ucciso durante una delle operazioni delle forze speciali. Ora abbiamo prove che è morto. Le prove attestano che davvero sia stato ucciso, anche se per ora manca la salma,  che noi stiamo cercando”.

E su Instagram Kadyrov ha scritto: “Abbiamo ricevuto le intercettazioni della conversazione tra due cosiddetti emiri dove parlano della sua morte, esprimono le condoglianze l’uno all’altro e discutono la candidatura di un nuovo emiro. Hanno altro di cui occuparsi, altro che Olimpiadi! Perciò tutte le dicerie sui pericoli e rischi per le Olimpiadi di Sochi sono prive di qualsiasi fondamento”.

I servizi segreti non confermano né smentiscono la notizia, mentre il sito della BBC in lingua russa, pur non dandola  per certa, la mette in primo piano, aggiungendo altre informazioni che indirettamente potrebbero confermare il decesso.

Ma, come fa notare la stessa agenzia britannica, il capo della guerriglia ceceno è già stato dichiarato morto ben 8 volte, salvo poi miracolosamente “resuscitare”.  La Bbc specifica che nelle conversazioni intercettate si parla di due pretendenti al “seggio vacante” di Umarov come “emiro dell’Emirato del Caucaso”: un signore della guerra daghestano, e il ceceno Aslambek Vadalov, nominato dallo stesso terrorista suo successore.
A riprova della presunta morte, c’è anche il fatto che l’ultimo video di rivendicazione di Umarov risale al giugno del 2013. E fino a quel momento il terrorista sulla cui testa pende una taglia di 5 milioni di dollari ha sempre firmato i suoi attentati.