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ITALIA

Illogica decisione governo, 600 posti lavoro tagliati

Ryanair contro caro tasse su scali, chiude rotte e basi

Il chief commercial officer di Ryanair David O'Brien senza mezzi termini contro la tassazione italiana: "L'Italia perde un'occasione, la Spagna se la ride". "L' aumento della tassa costa 165 milioni di euro agli italiani". "Meridiana non ci interessa, il Governo italiano ispirato da Abu Dhabi". "Non finanziamo Alitalia,lo faccia Abu Dhabi"

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Ryanair chiudera' da ottobre le basi di Alghero e Pescara, tagliera' alcune rotte e chiudera' tutti i voli di Crotone. Lo ha annunciato la compagnia spiegando che la decisione e' presa "a seguito dell'illogica decisione del governo italiano di aumentare ancora le tasse municipali". Con questa decisione, e' stato spiegato durante una conferenza stampa, vengono chiuse 16 rotte, persi 800 mila clienti e tagliati 600 posti di lavoro.

La decisione rientra nell'ambito di un piano di riduzione dei costi da 1,5 miliardi di euro preannunciato nel novembre scorso. I tagli, ha precisato la direzione dopo un incontro con i rappresentanti dei dipendenti, avverranno in gran parte tramite prepensionamenti, o comunque con partenze volontarie. "Non ci saranno chiusure di stabilimenti e non ci sara' impatto sulle attivita' di ricerca e sviluppo", ha aggiunto. Oltre a questa riorganizzazione, che ha lo scopo di "rafforzare l'efficacia dei lanci di prodotti, semplificare i processi decisionali ed evitare le duplicazioni di strutture" Sanofi starebbe inoltre pensando, secondo fonti vicine all'azienda citate dalla stampa francese, di mettere fine alla joint venture nel segmento dei vaccini con Merck, Sanofi Pasteur, che ha margini in calo e un portafoglio di prodotti di fase di sviluppo giudicato insufficiente.

"Ryanair paga già 165 milioni di tassa municipale per il fondo piloti Alitalia", ha spiegato il chief commercial officer di Ryanair David O'Brien . "Il Governo per raccogliere pochi milioni fa sì che le Regioni perdano centinaia di milioni di spesa turistica", ha aggiunto, spiegando che nelle tre Regioni coinvolte dalle chiusure la spesa turistica è di 100 milioni. "Ryanair crede nella promozione degli aeroporti regionali, mentre per colpa di questa tassa la promozione diventa molto più difficile", ha detto ancora O'Brien.
   
Nello specifico, la decisione di Ryanair prevede: per Alghero la chiusura della base, il taglio di 8 rotte (60%), la perdita di 300 mila passeggeri, 225 posti di lavoro persi; per Pescara la chiusura della base, il taglio di 5 rotte (70%) la perdita di 250 mila clienti e 188 posti di lavoro persi; per Crotone la chiusura dell'aeroporto, il taglio di tutte e tre le rotte (100%), la perdita di 250 mila clienti e 188 posti di lavoro persi.
   
Ryanair ha annunciato oggi anche il lancio della nuova programmazione per l'inverno da Roma, con 4 nuove rotte e nuovi collegamenti che permetteranno di trasportare oltre 9 milioni di clienti all'anno, sostenendo oltre 6.900 posti di lavoro tra Fiumicino e Ciampino.

O'Brien: "Italia perde occasione, Spagna se la ride"
L'aumento di 2,5 euro a passeggero della tassa sugli aeroporti italiani costerà complessivamente 165 milioni di euro ai passeggeri del Bel Paese, che, in questo modo, "perde un'occasione per crescere, mentre la Spagna se la ride". E' quanto sostiene David O' Brien, direttore commerciale di Ryanair, che ha presentato la nuova offerta invernale del gruppo su Milano nel 2016. L'aumento della tassa aeroportuale, secondo O' Brien, è "uno scandalo, perché i passeggeri italiani pagano di più per finanziare il fondo per la cassa integrazione di Alitalia, che è stata comprata da Etihad", che "è molto influente sulla politica dei trasporti del Governo italiano. Inoltre, "con l'attuale crisi delle destinazioni in Medioriente ed in Egitto, a seguito degli attentati terroristici, la Spagna, che ha ridotto e congelato le tasse aeroportuali fino al 2022, ha visto crescere il numero dei passeggeri dall'Inghilterra, e dalla Polonia 3 volte e dalla Germania 1,5 volte rispetto all'Italia".

O' Brien: "Meridiana non ci interessa"
Meridiana non interessa a Ryanair. E' quanto ha affermato O' Brien nel corso dell'incontro con la stampa a Milano nel giorno in cui il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi esamina il dossier relativo alla Compagnia sarda, di cui Qatar Airways potrebbe comperare il 49%. Secondo il manager, l'intervento del Governo sulla compagnia è "la prova che la politica italiana dei trasporti è ad ispirazione mediorientale". Un altro intervento "suggerito" al Governo, a suo dire, dopo la decisione di alzare la tassa aeroportuale dei 2,5 euro a passeggero. Quest'ultimo provvedimento, infatti, "penalizzerà i piccoli aeroporti regionali per favorire Fiumicino, dove i passeggeri non pagano tasse per la Roma-Milano, servita da Alitalia". Siccome poi "la tassa non è dovuta per i passeggeri in transito, a Fiumicino non pagherà nulla chi proviene da un altro aeroporto per volare ad Abu Dhabi".

O'Brien: "Non finanziamo Alitalia, lo faccia Abu Dhabi"
"Non dovremmo essere noi a finanziare Alitalia-Etihad, dovrebbe essere qualcuno ad Abu Dhabi a finanziare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia". Lo ha detto il chief commercial officer di Ryanair David O'Brien annunciando la decisione della low cost irlandese di chiudere rotte e basi contro l'aumento delle tasse municipali. "Il Governo italiano ha aumentato di 2,50 euro la tassa municipale senza preavviso e senza giustificazione dal primo gennaio per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia", ha spiegato O'Brien, definendo questa una "cattiva notizia per gli aeroporti regionali: il Piano di Alitalia-Etihad di distruggere gli aeroporti regionali sta funzionando". "Il nostro non è un attacco diretto ad Alitalia - ha pero' puntualizzato O'Brien - riteniamo che non ci sia ragione d'essere di questa tassa". 

"Riteniamo che debba essere Alitalia a finanziare un fondo per i propri ex piloti, non i nostri passeggeri", ha detto O'Brien. Il direttore commerciale di Ryanair ha comunque poi attenuato i toni, aggiungendo anche un "approccio più amichevole" nei confronti di Alitalia: "Quello che Alitalia può fare è di cambiare strategia. Una migliore strategia per Alitalia sarebbe quella di lavorare insieme a Ryanair, anziché contro. Noi siamo l'unica compagnia con questa capillarità e potremmo fare da feederaggio su Roma" da dove poi potrebbe partire per il lungo raggio, invece "quello che sta facendo è di fare feederaggio su Abu Dhabi, partendo da lì per il lungo raggio. Abbiamo già fatto questa proposta ad Alitalia due anni fa. Probabilmente non accetteranno, ma è un errore".