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ITALIA

Puglia

Salento, batterio killer attacca gli ulivi. A rischio la produzione di olio

La Xylella fastidiosa minaccia gli alberi e mette a rischio l'economia regionale

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Tutti contro il batterio killer. Le olive del Salento sono minacciate dalla Xylella fastidiosa che rischia di minare la produzione di olio di oliva se l'emergenza non sarà affrontata tempestivamente.

L’intervento del ministro Martina
In campo è sceso direttamente il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, sottolineando che “le eradicazioni siano veramente l'ultimo scenario possibile. Lavoreremo fino all'ultimo secondo utile perché ciò non avvenga". Intanto si pensa anche ad uno stanziamento di ulteriori risorse economiche con la prossima legge di stabilità: "si tratterà di lavorare anche con il ministero dell'Economia per concretizzare questo passo". Altro probabile 'alleato' l'Europa che secondo Martina "deve aiutarci a risolvere questo problema".

L’assessore regionale e le associazioni
La regione Puglia, con l’assessore all’agricoltura, Fabrizio Nardoni, ha avanzato la richiesta di rimpinguare il plafond di spesa nazionale individuato per affrontare l'emergenza e un'accelerazione al 'Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari' approvato lo scorso gennaio, costituendo un tavolo tecnico che affronti immediatamente la questione.  Il batterio Xylella va combattuto, anche secondo la Confederazione italiana agricoltori, colpendo soprattutto i vettori, con sistemi di lotta integrata e biologica e con un uso controllato della chimica e dei prodotti fitosanitari.

I rischi economici
Il batterio sta minacciando oltre 23mila ettari di uliveti e a fine settembre è prevista la classica raccolta. Se è vero che si stima che in Puglia siano presenti almeno cinquanta milioni di alberi, ovviamente non poter contare su una così ampia fetta di territorio comporterebbe un’elevata riduzione della produzione di olio. Una conseguenza nefasta per l’intera economia regionale ma anche nazionale, considerando che la Puglia produce il 37% dell’olio italiano e già negli scorsi anni la produzione regionale ha quasi dimezzato i quintali.