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ITALIA

Le vittime della notte

Salento, domani l'autopsia sul giovane morto in discoteca. Alfano: rafforzare i controlli nei locali

Si è sentito male all'uscita del Guendalina di Santa Cesarea. Arrestati due pusher all'interno del locale, spacciavano cocaina e extasy

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Lorenzo Toma
A fare chiarezza su cosa abbia ucciso il giovane 18enne leccese, fresco di maturità, sarà l'autopsia che si svolgerà domani. Lorenzo Toma si è sentito male al Guendalina di Santa Cesarea in Puglia all'alba di una notte passata in discoteca. Il dubbio, che gli esami autoptici potranno chiarire, è che qualcuno, magari un pusher, possa avergli fatto assaggiare qualche droga per provare poi magari a vendergliela. Il giovane soffriva di un problema cardiaco che non gli aveva però impedito di fare una vita normale.

Per ora l'unica certezza è lo shock che ha travolto familiari e amici. In pochi minuti piombati nello stesso identico incubo vissuto dai genitori del sedicenne Lamberto Lucaccioni, morto per overdose al Cocoricò di Riccione a fine luglio. 

Ascoltati gli amici di Lorenzo
Ieri alla caserma di Poggiardo sono stati ascoltati gli amici di Lorenzo, che con lui avevano passato la serata: Gloria, Andrea e Ludovica. Domenica notte sono andati insieme al Guendalina a bordo della Mercedes guidata da Andrea e arrivati al parcheggio sono subito stati perquisiti da poliziotti in borghese. I cani antidroga hanno anche annusato la macchina senza trovare nulla. Particolari che confermano il racconto degli amici: i quattro ragazzi erano puliti. "Né spinelli, ne ecstasy non ci droghiamo". 

Lorenzo, che da poco aveva superato la maturità, a breve sarebbe salito a Milano per cercare un appartamento e iniziare l'Università Iulm. Gli amici raccontano che era entusiasta dell'idea e sognava di lavorare a Wall Street. Alto, sportivo, appassionato di boxe thailandese, era un ragazzo solare e aperto. Così, in lacrime, lo ricordano i tre.

Alfano: rafforzare i controlli 
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha inviato a tutti i prefetti e i questori una direttiva in cui invita a "predisporre misure preventive di vigilanza e sicurezza più opportune, soprattutto nelle ore serali e notturne, ai locali pubblici e di intrattenimento, nonché ai luoghi di ritrovo interessati da una numerosa affluenza di persone e di giovani". "Un conto è il ballo che diverte, altra cosa è lo sballo che uccide", scrive il titolare del Viminale. E invita le forze dell'ordine a far rispettare gli orari di chiusura e l'effettiva capienza dei locali. 
 
"Colpa delle famiglie". Si dimette il sindaco di Gallipoli
Il sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, si è dimesso. Errico ha motivato la decisione con il venir meno della "stabilità politica", ma molti osservatori non escludono che la decisione possa essere messa in relazione con quanto ieri aveva affermato su Twitter, dopo la morte di Lorenzo Toma, circa la responsabilità delle famiglie dei giovani che muoiono in discoteca.