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ITALIA

Indagini in corso

Salento, ragazzo muore dopo malore in discoteca. Il Sindaco di Gallipoli: "Colpa delle famiglie"

Lorenzo Toma, 19 anni, è morto per un malore all'uscita della discoteca Guendalina di Santa Cesarea Terme. Il Codacons chiede un giro di vite sui locali, il sindaco di Gallipoli: "Se famiglie esercitassero più controlli ragazzi non morirebbero in discoteca"

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Lorenzo Toma (Ansa)
È stato colto da un malore dopo una serata nella discoteca Guendalina di Santa Cesarea Terme, sulla costa adriatica del Salento. Così è morto Lorenzo Toma, 19 anni. L'allarme è stato dato alle 6,30 di questa mattina quando qualcuno ha telefonato ai carabinieri segnalando la presenza di un giovane che si sentiva male davanti alla discoteca. Un'altra morte in un locale - dopo quella di Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello ucciso da un'overdose di ecstasy al Cocoricò - che riaccende le polemiche. Nel dibattito è intervenuto Francesco Errico, il sindaco di Gallipoili, un altro centro della movida salentina. "Se le famiglie
esercitassero un pò più di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco. Se non sai educare non procreare".

Il racconto degli amici: avrebbe bevuto qualcosa da una bottiglia
Gli amici e la fidanzata di Lorenzo Toma, che erano con lui in discoteca, avrebbero riferito ai carabinieri che il giovane si è sentito male subito dopo aver bevuto qualcosa da una bottiglia, che i militari stanno cercando di ritrovare. Quando è arrivato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce, il 19enne era già morto. Unica testimone al momento della tragedia è stata un'amica  del giovane che ha riferito ai carabinieri del nesso tra l'assunzione del liquido ingerito dalla bottiglia che il giovane aveva in mano e il malore accusato dallo studente. Nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia, che consentirà di verificare se avesse assunto alcol o droghe e se il malore che lo ha condotto alla morte possa essere ad essi ricollegabile o si sia trattato di un evento naturale. 

Prefetto convoca Comitato di sicurezza
In relazione alla morte del 19enne, il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha convocato per domani alle 13 in Prefettura a Lecce una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. La scorsa settimana, in una riunione del comitato, si era discusso delle iniziative di prevenzione per evitare tragedie nelle discoteche, dopo quella al 'Cocoricò'' di Riccione, tra le quali eventuali sanzioni commisurate al curriculum pregresso dei locali.

Codacons chiede giro di vite sui locali
"Un'altra morte in discoteca che mette ancora più in risalto, dopo il caso del Cocoricò di Riccione, la necessità impellente di un giro di vite nelle discoteche italiane e nei locali della movida". Lo afferma il Codacons. "In attesa che siano chiarite le cause del decesso, è indispensabile incrementare i controlli nelle discoteche punendo severamente le violazioni delle norme di sicurezza e adottando provvedimenti severi in caso di spaccio di droghe all'interno dei locali - afferma il Presidente Carlo Rienzi - È intollerabile che ragazzi giovanissimi muoiano per una serata in discoteca, e se saranno accertate responsabilità del locale teatro della disgrazia, chiederemo come per il Cocoricò la chiusura immediata della struttura".

L'iniziativa della discoteca a sostegno del Cocoricò 
Tra gli appuntamenti della discoteca 'Guendalina' è in programma, per il 12 agosto,il 'Cocoricò night', a sostegno del locale di Riccione chiuso dalle autorità per quattro mesi dopo il decesso di un sedicenne.