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MONDO

Gigantesca frana nel parco industriale di Shenzhen

Cina. 91 i dispersi della marea di fango, 30 gli edifici sepolti. Si cercano sopravvissuti

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Salgono a 91 i dispersi nella frana a Shenzhen, nel sud della Cina, che la notte scorsa ha causato il crollo di 30 edifici e l'esplosione di un tratto vicino di un gasdotto che attraversa il paese da ovest a est. Gli sforzi dei soccorritori sono rallentati dall'enorme mole di detriti e dalla pioggia che sta battendo la zona, finora estratte vive 14 persone. Secondo le prime ricostruzioni, in un deposito di rifiuti che si trova alle spalle degli edifici travolti.
Duemila i soccorritori che si trovano sul posto e 1500 le persone evacuate.

Subito dopo il disastro, il primo ministro cinese, Li Keqiang, ha ordinato indagini ufficiali sulla frana, che il Ministero per la Terra e le Risorse attribuisce al crollo di una collina di fango e detriti creati dai cantieri industriali, una 'montagna' alta quanto un edificio di venti piani e che si trovava nei pressi del parco.

Il sito web del quotidiano South China Mrning Post afferma che la chiusura e la modernizzazione del deposito erano state decise dalle autorita' di Shenzhen in luglio e che l'ordine e' stato ignorato dai responsabili. Il deposito, chiamato Honghao Construction Waste Damp era stato giudicato pericoloso dagli ispettori municipali, che avevano segnalato la circostanza alle autorita' competenti.