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POLITICA

Salvini e Di Maio a Mattarella: "Non deve preoccuparsi, manovra equilibrata"

I due vicepremier rispondono al monito del Capo dello Stato sull'equilibrio dei conti. "Finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita" afferma Salvini. "Ridurremo il debito" fa eco Di Maio

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"La Costituzione impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidità, di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e pompieri, di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare". Così Matteo Salvini commenta le parole del Capo dello stato.

"Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall'Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli italiani, si passa dalle parole ai fatti!", aggiunge Salvini.

"Abbiamo appena preparato una manovra economica che investe un po' di soldi per chi di soldi non ne vedeva da anni, i pensionati, i giovani disoccupati, e anche l'aumento delle pensioni di invalidità, ferme a cifre vergognose da troppi anni", ha detto in seguito Salvini, nella piazza della Giornata mondiale del Sordo, ricapitolando i capisaldi della manovra. Il vicepremier lancia un segnale molto franco all'Ue: "Nessuno, a Bruxelles, mi può dire che non è tempo di farlo. E se a Bruxelles dicono che non posso farlo - rincara il vicepremier - me ne frego, e lo faccio lo stesso". E poi: "Sono d'accordo sull'elezione diretta del presidente della Repubblica e con l'elezione dei magistrati. Bisogna lavorarci". Così Salvini dal palco di Latina rispondendo alla richiesta di una persona dal pubblico.

In serata arriva la nota di Luigi Di Maio.

Di Maio: "Matteralla non deve preoccuparsi"
"Mattarella non deve preoccuparsi. Questa 'manovra del popolo' ha proprio la finalità di creare le condizioni per poi poter ridurre questo debito". Così Luigi Di Maio risponde al monito del Capo dello Stato sull'equilibrio dei conti. 

"Per la prima volta diamo ai poveri non alle banche"
"Oltre 2300 miliardi di euro di debito pubblico creato proprio dagli stessi che ora hanno pure la faccia di parlare. Sono anni che si fanno manovre contro i cittadini a favore delle banche in deficit. Per una volta che il deficit lo si fa per dare ai più deboli, sono tutti pronti a criticare", afferma.