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ITALIA

Persona deceduta

Salvini su morte del fermato ad Empoli: 'I poliziotti devono dare brioche ai violenti?'

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di Tiziana Di Giovannandrea
A quasi 24 ore dalla morte del 32enne deceduto ad Empoli durante un fermo di Polizia a causa di un arresto cardiaco, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini interviene nuovamente sull'episodio tramite una diretta Facebook.

Il commento di Salvini è anche una risposta alle polemiche sorte a seguito della morte del tunisino Arafet Arfaoui in un Money Transfer della cittadina toscana, dopo l'intervento di una volante della Polizia. Gli agenti sono intervenuti a seguito della chiamata del titolare dell'esercizio (un cittadino indiano) perché pare che l'uomo deceduto volesse il cambio di una banconota che per l'esercente era falsa. Arfaouni si trovava in uno stato di evidente alterazione. Il tunisino è stato ammanettato a terra ed i piedi legati con una piccola cordicella in quanto l'uomo, oltre ad essere molto agitato, ha dato in escandescenze prendendo a calci e a morsi i poliziotti. Gli agenti hanno chiesto l'intervento del 118 per poterlo sedare. Quando l'uomo ha cominciato a sentirsi male la dottoressa era già sul posto. Si è tentato di rianimarlo per circa un'ora.

Nel corso della diretta FB il vicepremier ha detto: "Se i poliziotti non possono usare le manette per fermare un violento, che cosa devono fare? Rispondere con cappuccio e brioche?". "Buon sabato- ha asserito Salvini- ai poliziotti che, a Empoli, facendo il loro lavoro, hanno ammanettato un violento che purtroppo è stato colto da arresto cardiaco".