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ECONOMIA

La scheda

Sblocca Italia, taglio Iva al 4% per le ristrutturazioni. Aumenta per le case vendute dalle imprese

L'aliquota sale al 10% per le nuove costruzioni prima casa vendute dalle imprese. Un emendamento del M5S propone che la deduzione Irpef del 20% della spesa per l'acquisto delle case non sia più condizionata all'affitto. Il decreto contiene anche la modifica sulle concessioni autostradali con il rischio di procedura d'infrazione europea

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Il taglio dell'Iva dal 10% al 4% per chi ristruttura casa è una delle novità contenute nel decreto sblocca Italia, approdato ieri alla Camera dopo l'approvazione da parte della commissione Ambiente di Montecitorio. Alla possibilità di avvalersi della detrazione Irpef del 50% per le ristrutturazioni edilizie e di quella Irpef e Ires del 65% - prorogata al 2015 -  sui lavori per il miglioramento energetico della propria abitazione si aggiunge quindi il taglio dell'Iva.

Aumento per Iva su nuove costruzioni vendute dalle imprese
L'aliquota Iva per le nuove costruzioni prima casa vendute direttamente dalle imprese, al contrario, aumenta dal 4% al 10%. Secondo il Servizio Studi della Camera, l'aliquota al 4% era "ultraridotta".

Deduzione Irpef 20% non condizionata all'affitto
In base a un emendamento al decreto del M5S, la deduzione Irpef del 20% della spesa per l'acquisto delle case non è più condizionata all'affitto dell'immobile. Mentre un altro emendamento voluto dal Pd ha circoscritto la norma alle case già costruite e rimaste invendute alla data di conversione del decreto.

Il rischio dei rilievi Ue
Il decreto Sblocca Italia contiene anche la norma che modifica le concessioni autostradali, ma c'è il rischio che questa provochi una procedura di infrazione europea: l'autorità dei trasporti e dell'antitrust ha chiesto alle autorità italiane di fornire chiarimenti. La Commissione paventa che le modifiche "potrebbero consistere in proroghe significative della durata di concessioni esistenti", in violazione delle direttive Ue.