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ITALIA

Il caso delle provette scambiate all'ospedale Pertini di Roma

Gemelli contesi, respinto ricorso dei genitori biologici: restano alla coppia che li ha partoriti

Per il magistrato reclamo inammissibile: "Niente carte alla Corte Costituzionale". La nascita è avvenuta il 3 agosto in Abruzzo
 

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Il giudice del Tribunale civile di Roma ha rigettato il ricorso presentato dai genitori biologici dei bambini nati nella vicenda dello scambio di embrione all'ospedale Pertini di Roma. Nel provvedimento di 16 pagine viene detto che il caso non è "suscettibile di ricorso alla Corte Costituzionale". Il giudice ha quindi ribadito l'importanza della mamma che ha partorito e il ruolo del padre che li ha registrati all'anagrafe. Ha anche più volte ribadito la vicinanza all'altra coppia per il dolore e la drammaticità del caso. 

Il caso dei bambini contesi
I bambini contesi sono nati lo scorso 3 agosto in Abruzzo. Sono già stati registrati all'anagrafe, il che secondo la legge italiana li rende a tutti gli effetti figli della donna che li ha generati e dell'uomo che nel certificato di nascita è stato registrato come padre.

Il parto a sorpresa il  3 agosto
Il parto del 3 agosto in Abruzzo è stato un vero colpo di scena, dal momento che era atteso per la fine del mese, e aveva spinto nel cercare di risolvere la questione centrale: di chi sono i gemelli? La coppia biologica rivendicava la condizione di veri genitori, ma anche gli altri due coniugi erano certi di essere la mamma e il papà dei bimbi.