Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Scandalo-Volkswagen-ad-Winterkorn-annuncia-dimissioni-ma-nega-responsabilita-dirette-21140383-c1ff-4547-9494-8c6abca73188.html | rainews/live/ | true
ITALIA

"Come Ceo accetto la responsabilità per le irregolarità scoperte sui diesel"

Scandalo Volkswagen: l'ad Winterkorn annuncia le dimissioni ma nega responsabilità dirette

Il governo tedesco nega il coinvolgimento: "accuse sono false e inopportune" dichiara il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, rispondendo alle accuse secondo cui Berlino sapeva delle manipolazioni dei dati antismog

Condividi
A seguito dello scandalo Usa sulle emissioni ai veicoli diesel l'amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, ha annunciato le dimissioni. "Volkswagen ha bisogno di un nuovo inizio e sto aprendo la strada a questo nuovo inizio con le mie dimissioni" ha detto in una nota Winterkorn che si dice "scioccato dagli eventi dei giorni scorsi" e "basito dal fatto che irregolarità di tali proporzioni siano state possibili nel gruppo Volkswagen". "Il processo di chiarificazione e trasparenza deve continuare", scrive ancora il manager, che da parte sua nega ogni coinvolgimento diretto nello scandalo della frode sulle emissioni che ha travolto la casa automobilistica tedesca: "Non sono a conoscenza di nessun atto illegale da parte mia". 

Il governo tedesco non sapeva nulla
Accuse sono false e inopportune". Così il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, in uno statement a Berlino, rispondendo alle accuse secondo cui il governo tedesco sapesse delle manipolazioni dei dati antismog da parte dell'azienda automobilistica Volkswagen. "Ho appreso delle manipolazioni lo scorso weekend dalla stampa", ha risposto a proposito del caso Volkswagen. "La commissione d'inchiesta del ministero dei Trasporti è già oggi sul posto a Wolfsburg" ha spiegato Dobrindt incontrando la stampa a Berlino. "Volkswagen deve chiarire in modo trasparente" ha aggiunto il ministro dei Trasporti tedesco "Vogliamo essere certi che una cosa del genere in futuro non succederà più, e vogliamo capire dove si possa migliorare il sistema di verifiche", ha concluso. 

Ue: "Tutti i 28 Stati facciano indagini"
Lo scandalo Usa sui trucchi adottati da Volkswagen per aggirare la rigida regolamentazione americana, stanno mettendo in luce il difettoso sistema dei controlli europei. Alla casa tedesca negli Usa è bastato uno 'switch' per accendere e spegnere un dispositivo di controllo attivo solo nei test e disattivo su strada. Il risultato è che le emissioni di gas tossici dei diesel VW sono state calcolate da 10 a 40 volte superiori rispetto a quelle previste dai tetti Usa. "Incoraggiamo tutti gli stati membri a compiere le necessarie indagini e a riferire alla Commissione Ue", che "discuterà con loro come coordinarle al meglio e faciliterà lo scambio di informazioni". Così la portavoce dell'esecutivo comunitario al mercato interno Lucia Caudet sullo scandalo Volkswagen. "Accogliamo con favore le indagini avviate in Germania, Francia e Italia".

Fitch: danni alla reputazione, a rischio rating
Fitch intanto mette il rating di Volkswagen sotto osservazione con implicazioni negative. Lo afferma l'agenzia americana mettendo in guardia sull'eventualità che il rating possa quindi essere tagliato. Fitch cita i danni alla reputazione derivanti dallo scandalo delle violazioni delle norme anti smog.