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MONDO

Lo riferisce lo Spiegel

Schianto Airbus, il copilota era 'in malattia' il giorno della tragedia

Gli inquirenti della Procura di Duesseldorf hanno trovato indizi di una malattia psichica di Andreas Lubitz, nella perquisizione della sua casa. Lo scrive Spiegel online, riferendo indiscrezioni sulle indagini in corso sul caso del copilota che avrebbe intenzionalmente fatto precipitare l'aereo di Germanwings. L'uomo, barricatosi in cabina, avrebbe lasciato fuori il comandante, impostando il pilota automatico da 38.000 a 100 piedi.

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I resti del Germanwings Airbus A320 (Ansa)
Roma
Un certificato di malattia datato 24 marzo 2015. Lo hanno trovato gli uomini della procura di Duesseldorf nell'appartamento di Andreas Lubitz (GUARDA), il copilota che lo stesso 24 marzo avrebbe fatto schiantare volontariamente l'aereo di Germanwings nelle Alpi francesi, causando la sua morte e quella delle altre 149 persone a bordo.  Un documento mai presentato, ha annunciato la procura di Duesseldorf, mentre l'ipotesi di un gesto provocato da disturbi pscichici sembra quella privilegiata dagli inquirenti.

Malattia nascosta al datore di lavoro
La procura ha rivelato che certificati medici sono stati ritrovati a brandelli nella casa di Andreas Lubitz, dove non è stata però rinvenuta alcuna lettera d'addio o messaggio che annunci un atto premeditato all'origine della catastrofe. I documenti sequestrati suffragano comunque la tesi che il 27enne abbia "nascosto la sua malattia al datore di lavoro (la compagnia aerea Germanwings) e ai suoi colleghi", hanno fatto sapere gli inquirenti. I documenti ritrovati attestano "una patologia esistente con le relative terapie mediche", ha chiarito la procura, senza però specificare la patologia in questione.
 
Germanwings: certificato mai presentato
Germanwings, infatti, ha reso noto con un comunicato di non aver ricevuto un certificato di malattia di Andreas Lubitz. "Attualmente ci sono notizie dei media secondo le quali il copilota del volo 4U9525 aveva ricevuto un certificato di malattia per il giorno dell'incidente. Germanwings dichiara che non è stato presentato alla societa un certificato di malattia per quel giorno", si legge nella nota. "Questo corrisponde alle opinioni dell'alto procuratore di Duesseldorf".

Bild: "In parte non idoneo al volo"
Il tabloid tedesco Bild aggiunge altri particolari riferendo che Lubitz era stato giudicato 6 anni fa, "secondo indiscrezioni, in parte 'non idoneo al volo'" durante l'addestramento nella scuola di volo Lufthansa di Phoenix, negli Usa. Bild cita fonti della stessa compagnia tedesca. Bild parla anche di una grave depressione che fu diagnosticata a Lubitz nel 2009, ragione per cui il 27enne avrebbe interrotto la sua formazione areonautica e per la quale riceveva ancora assistenza terapeutica.

Clinica Duesseldorf: Lubitz non in cura per depressione 
Il Tagesspiegel aveva reso noto che Lubitz era cura per depressione all'ospedale
universitario di Duesseldorf.​ Ma la clinica universitaria smentisce, chiarendo che "le notizie secondo cui il giovane fosse in cura per depressione sono inesatte".

Aveva acquistato due automobili
Intanto si viene a sapere che qualche settimana fa Lubitz aveva comprato due automobili Audi. A riferirlo è il settimanale Focus nel proprio sito web. Una delle auto
era per lui, e l'altra per la fidanzata. Une delle vetture, acquistate dal co-pilota dell'aereo in una concessionaria nei pressi di Dusseldorf, era stata consegnata la scorsa settimana.

Interrogati i familiari di Lubitz
In Francia la famiglia del copilota è stata interrogata ieri pomeriggio dalla Gendarmerie Nationale dopo il suo arrivo a Marsiglia, secondo quanto riferisce Le Parisien. Come tanti altri familiari, i parenti di Lubitz, ancora ignari di tutto, avevano preso l'aereo dalla Germania per raggiungere Marsiglia e quindi il luogo della tragedia sulle Alpi francesi a bordo di un pullman. Solo una volta in Francia hanno appreso della ricostruzione degli inquirenti secondo cui alla base del disastro c'è stata proprio l'azione del giovane. Ieri, oltre all'interrogatorio con i gendarmi, la famiglia di Lubitz è stata messa sotto la protezione degli agenti francesi mentre in Germania insulti e telefonate di minaccia sono arrivati a coloro che hanno lo stesso cognome.

La svolta nelle indagini
L'ipotesi di malattia psichica spiegherebbe perché il giovane copilota avrebbe causato volontariamente lo schianto dell'aereo, chiudendo il capitano fuori dalla cabina di pilotaggio prima di far precipitare il velivolo e farlo scontrare contro le Alpi francesi. La dinamica dei fatti è stata chiarita dalle registrazioni delle conversazioni audio dell'unica scatola nera recuperata.

"Azione volontaria"
Il pm francese, Brice Robin, ha spiegato che il 27enne di nazionalità tedesca avrebbe approfittato di un momentaneo allontanamento del comandante per "bisogni fisiologici" e si sarebbe rinchiuso nella cabina. Rimasto "solo al comando" dell'aereo, "ha manipolato i bottoni per azionare la discesa, fino allo schianto". "L'azione", ha sottolineato Robin, "non può che essere stata volontaria".  

Pilota automatico modificato da 38mila a 100 piedi 
Il copilota non era materialmente ai comandi quando l'Airbus A320 si è schiantato su una vetta francese. Per non far scattare gli allarmi delle decine di sensori che analizzano ogni comportamento anomalo dell'aereo, ha riprogrammato il pilota automatico. Secondo quanto riferisce la Cnn, Lubitz con folle lucidità non modificò i parametri della rotta ma variò solo quelli della quota di volo: li settò dai normali 38.000 piedi (11.582 metri) di crociera a soli 100 piedi (33 metri) il minimo, facendo finire la corsa del jet e delle altre 149 persone a bordo molto prima, a 6.175 piedi (1.882 metri).

Incontro tra inquirenti tedeschi e francesi
Gli inquirenti tedeschi e francesi sul caso dell'aereo Germanwings, schiantatosi sulle Alpi francesi, si sono incontrati nella serata di venerdì a Duesseldorf, per "un intenso scambio di informazioni".