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ITALIA

Cgil e Uil in piazza

Sciopero generale, cortei in 54 città. Camusso: "Governo scelga, dialogo o conflitto"

#CosiNonVa lo slogan dello sciopero generale di 8 ore contro le politiche economiche del governo. La protesta riguarda tutti i settori. Camusso a Torino, Barbagallo a Roma, Landini a Genova. La Cgil: "Adesione al 70%". Napolitano: "Esasperazioni non fanno bene al Paese". Il Garante: "Valutiamo sanzioni per ferrovieri"

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"È una scelta del governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure se scegliere di discutere. Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo. Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per aver una prospettiva di lavoro in questo paese". Sono le parole di Susanna Camusso, leader della Cgil, che partecipa al corteo di Torino per lo sciopero generale indetto assieme alla Uil. Manifestazioni e cortei in tutta Italia, da Torino a Palermo. Carmelo Barbagallo della Uil è a Roma mentre Maurizio Landini, leader della Fiom, è a Genova.
"I primi dati sono positivi" commenta la Cgil, secondo il sindacato nel settore industriale le adesioni sono al al 70% mentre ''sono affollatissime le cinquantaquattro piazze dove si stanno tenendo i cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero''




In piazza Cgil e Uil
#CosiNonVa lo slogan dello sciopero generale di 8 ore, contro il Jobs act, la legge di stabilità e le politiche sull'amministrazione pubblica. Una protesta che coinvolge tutti i settori, dalla sanità agli uffici pubblici, dalla scuola ai trasporti, compreso quello ferroviario, dopo la revoca della precettazione dei macchinisti decisa nella serata di ieri dal Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.
Al centro delle richieste, la necessità di cambiare il Jobs act e la legge di stabilità, prevedendo tra l'altro l'estensione del bonus degli 80 euro ai pensionati e agli incapienti e lo sblocco del contratto del pubblico impiego, fermo al 2009. Il Jobs act, insiste Camusso, non riduce la precarietà ma i diritti e le tutele e "incentiva i licenziamenti", 'monetizzando' l'articolo 18. Barbagallo aggiunge: "Altro che lavoratori di serie A e B, siamo alla serie C". Allo sciopero generale non aderisce la Cisl, scesa in piazza il primo dicembre con le sole categorie del pubblico impiego e la richiesta del rinnovo contrattuale. "Il Paese ha bisogno di fabbriche aperte, non occupate e la Cisl non si sente affatto isolata", ribadisce il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan che rilancia "un grande Patto sociale".

Napolitano: "Esasperazioni non fanno bene al Paese"
"Lo sciopero generale proclamato per oggi è segno senza dubbio di una notevole tensione tra sindacati e governo" così il Capo dello Stato Giorgio Napolitano che lancia un monito: "Sarebbe bene che ci fosse rispetto reciproco e non una esasperazione che non fa bene al Paese".

Il Garante: "Valutiamo sanzioni"
"Lo sciopero di oggi nel settore ferroviario 'resta in violazione delle regole e dovrà essere valutato attentamente nei prossimi giorni". Così Roberto Alesse, presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi che a Radio 24 dice che andranno ora valutate le possibili sanzioni per i sindacati che non si sono adeguati all'indicazione della Commissione.

La revoca della precettazione dei ferrovieri
Dopo le proteste per la volontà di precettare i ferrovieri è arrivato il dietrofront del ministro dei Trasporti Lupi che ha revocato l'ordinanza emanata mercoledì sera. La mobilitazione del personale delle ferrovie però durerà un ora in meno, 7 ore e non 8: dalle 9 alle 16. "Dopo la ragionevolezza dimostrata dai sindacati - ha spiegato il ministro dei Trasporti - che hanno ridotto il tempo dello sciopero [...] e la rassicurazione di Trenitalia sulla possibilità di ridurre così i disagi per i cittadini, ho deciso revocare il provvedimento di precettazione".