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ITALIA

Indetto da Cobas, Usb e i sindacati di base

Sciopero generale dei trasporti. A rischio per 24 ore mobilità, scuole e uffici pubblici

Tra i motivi della protesta, la richiesta di riduzione delle ore di lavoro a parità di salario, il rilancio dello stato sociale per scuola e sanità.  Cortei e manifestazioni in diverse città

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Sciopero nazionale di 24 ore indetto da Cobas, Usb e tutti i sindacati di base, Cub, Unicobas, Sgb, e Orsa. A rischio i trasporti del settore pubblico e privato: treni fermi in stazione dalle 21 di domenica 10 ottobre, aerei a terra, autobus e metro fuori servizio. Anche scuole e uffici pubblici coinvolti nella protesta per l'agitazione che prevede fasce di garanzia soprattutto in relazione al trasporto locale nelle grandi città .

I perché della protesta  
I motivi della protesta sono tanti,  e riguardano la richiesta di riduzione delle ore di lavoro a parità di salario, la qualità dei diritti con contratti a tempo indeterminato, riduzione delle "classi pollaio" nella scuola, revisione delle pensioni, rilancio dello stato sociale con investimenti nella scuola e nella sanità.

Trenitalia e Italo: i treni garantiti
Lo sciopero per i treni è iniziato alle 21 di domenica 10 ottobre e durerà fino alle 21 di oggi. Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia. Trenitalia si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni. Stessa linea per Italo.

Aerei, Alitalia cancella 127 voli
Fasce di garanzia anche per gli aerei, come ricorda Enac. Gli orari tutelati vanno dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.  Alitalia ha cancellato 127 voli, sull'intera retei voli, tra nazionali e internazionali. Come conseguenza delle soppressioni dei voli di oggi, la compagnia, in un comunicato, informa di aver annullato anche 10 collegamenti già nella giornata di ieri ed altri 11 in quella di domani.  Alitalia ha attivato un piano straordinario che prevede l'impiego di aerei più capienti per far riprenotare i viaggiatori interessati dalle cancellazioni, sui primi voli disponibili in,giornata.

Trasporto pubblico Roma, Milano, Napoli
Giornata complicata anche per chi usa i mezzi pubblici in città. Nel trasporto regionale, garantiti i servizi essenziali dalle ore 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. A Roma stop in vista per Atac, Roma Tpl e Cotral: i mezzi si bloccano dalle 8.30, quando si fermeranno le corse di autobus, metro e delle linee Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido. I trasporti riprenderanno tra le 17 e le 20. A Milano, fasce di garanzia tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21. A Napoli, servizi di trasporto pubblico garantiti nelle fasce 5.30-8-30 e 17-20.
 
A Roma corteo in centro. Chiusa metro C
Un corteo per le strade del centro di Roma organizzato da Cobas e Cub. Partito da piazza della Repubblica fino a piazza Madonna di Loreto, passando per piazza Venezia. Centinaia di persone hanno partecipato, nonostante la pioggia. Il centro storico, teatro sabato di scontri e disordini durati ore, è super presidiato dalle forze dell'ordine. Disagi al traffico in quel quadrante della città.

La Metro C è chiusa e le linee A e B sono a servizio ridotto, la mobilitazione dei sindacati di base, unita alla pioggia e ad alcune manifestazioni in corso, sta creando disagi alla circolazione, con traffico sostenuto in diverse aree della capitale. Chiusa anche la ferrovia Termini-Centocelle.  

Anche i movimenti di lotta per la casa sono scesi in piazza e si sono uniti alla manifestazione dei lavoratori Usb davanti al Mise. Secondo quanto si è appreso da fonti di Polizia, c'è stata prima un'occupazione simbolica da parte di una cinquantina di persone in uno stabile di via Piemonte dove è stato affisso uno striscione "la città non è in vendita" e poi i movimenti si sono uniti al sit-in. I manifestanti hanno ottenuto l'autorizzazione di sfilare in corteo fino a Santi Apostoli.  

A Milano Corteo e flash mob 
Lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici è indetto dalle organizzazioni sindacali Cub trasporti, Usb lavoro privato Lombardia, Sgb, Al Cobas e Sol Cobas, che hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di 24 ore di tutti i settori pubblici e privati. Secondo quanto riferito dalla polizia locale le metropolitane funzionano regolarmente e non si segnalano, al momento, particolari criticità su banchine e fermate. Atm, l'azienda dei trasporti cittadina, ha confermato che "a Milano il servizio sta proseguendo su tutte le linee metropolitane. Il traffico potrebbe rallentare la circolazione delle linee di superficie" e che "l'agitazione del personale delle linee di superficie e metropolitane è consentita dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio". 

L'apice della protesta davanti alla sede di Assolombarda. Dalle 10 circa duemila manifestanti si sono trovati davanti agli uffici in via Pantano per poi muoversi in corteo verso largo Augusto, in pieno centro città. Altri presidi di protesta in via Carducci, dove Adl Cobas ha dato vita a un flash mob davanti alla sede di Enel "contro il carovita gli aumenti delle utenze i licenziamenti e la decarbonizzazione delle centrali termiche", e in piazza Lombardia, sotto il palazzo della Regione, con una manifestazione dei dipendenti di Air Italy.

A Cagliari In duecento in piazza, striscione no Green pass, no fascismo 
No fascismo, no Green pass. E' uno degli striscioni portati in giro nelle strade di Cagliari dai circa duecento partecipanti al corteo organizzato in concomitanza con lo sciopero generale indetto tra gli altri da Cobas e Usb. Appuntamento in piazza Garibaldi in mattinata, poi la marcia verso piazza del Carmine per gli interventi conclusivi. Hanno aderito alla manifestazione laboratori e studenti. E in molte classi gli alunni hanno disertato le lezioni per appoggiare la protesta. Scuola, trasporti e continuità territoriale sono i temi chiave della mobilitazione. 

"Uno sciopero molto importante - ha sottolineato Enrico Rubiu, Usb - contro l'operato di questo Governo sia per quanto riguarda i lavoratori pubblici sia per quelli del settore privato. Ci dicono che ci riempiranno di soldi, ma finora abbiamo visto molte condizioni e pochi euro. La riforma fiscale ad esempio andrà a peggiorare la situazione per chi percepisce stipendi medio bassi. E non mi sembra che la crisi sia superata: basta guardare la situazione del Porto canale di Cagliari, di Eurallumina, di Sider Alloys. Tutte vertenze ancora da risolvere". All'attacco anche Andrea De Giorgi, Confederazione Cobas e docente di Filosofia: "Per la scuola - ha spiegato - chiediamo di aumentare gli organici e di diminuire il numero degli alunni per classe. E ci battiamo per il ruolo unico anche per superare le differenze tra insegnanti".

Toccato anche il tema Green pass: "Chi non è d'accordo non può sostenere le spese per i tamponi - ha chiarito De Giorgi - bisogna investire nella sanità e negli screening". Accuse al governo Draghi da Cobas scuola Sardegna. "Non sta affrontando nel modo giusto una situazione sociale molto grave - ha denunciato Nicola Giua - I fondi che arriveranno non ci sembrano destinati a risolvere questi problemi. Tutto ciò che viene speso per gli armamenti, anche in Sardegna, potrebbe essere investito nel sociale. La situazione della scuola è emblematica: si deve fare molto di più. Anzi rispetto all'anno scorso la situazione è addirittura peggiorata". 
 
A Genova imbrattato ingresso autorità portuale 
Si sono incrociati, ma hanno proseguito indipendenti per le proprie strade i due cortei formati stamattina a Genova per lo sciopero generale dei sindacati di base. Il gruppo che era salito in sopraelevata è sceso dalla rampa di piazza Cavour per poi risalire via San Lorenzo e dirigersi sotto la sede di Confindustria. L'altro ramo del corteo, dopo aver percorso via Gramsci, ha proseguito nel tunnel di Caricamento per poi dirigersi verso corso Aurelio Saffi e, teoricamente, risalire anch'esso verso il grattacielo degli industriali. Un gruppo di lavoratori portuali, passando davanti alla sede dell'authority, ha lasciato una scritta sulle colonne all'ingresso di Palazzo San Giorgio: "Servi. No Bahri", in riferimento alle cosiddette "navi delle armi".  
 
A Napoli bloccato accesso autostrada e poi corteo
Anche a Napoli ripercussioni sul traffico a causa dello sciopero generale convocato per oggi dai sindacati di base. Prima ci sono stati i blocchi di una rampa di accesso all'autostrada e dell'entrata del porto in via Marina e poi un corteo, partito da piazza Mancini, che ha attraversato le strade del centro cittadino fino a piazza dei Martiri, sede dell'Unione degli industriali. I lavoratori, in corteo, ricordano alcune vertenze come quella della Whirlpool. Tra gli striscioni esposti anche slogan come "no aumenti luce e gas, green pass, licenziamento". 

Corteo a Bologna. Occupata casa Acer
Una giornata di protesta "contro il governo Draghi, contro Confindustria e tutti gli altri imprenditori e anche per dire che è possibile costruire un'alternativa ai sindacati confederali che in questo momento non sono parte della soluzione del problema ma parte del problema", afferma Tiziano Loreti dei Si Cobas, uno dei sindacati che hanno promosso il corteo regionale di Bologna insieme a Sgb, Cobas, Usi-Cit, Usb e Adl Cobas. 

I manifestanti si sono riuniti in piazza dell'Unità e sono partiti in corteo su via Bolognese per raggiungere piazza Maggiore. Oggi si sciopera "contro i licenziamenti che anche nella nostra città sono stati innumerevoli. In poco tempo hanno chiuso cinque magazzini lasciando a casa piu di 200 persone", ha sottolineato Loreti  durante la manifestazione. Ma quello di oggi vuole anche essere "l'avvio di un nuovo percorso virtuoso per fare una sponda a quei lavoratori che oggi sono mal rappresentati dai sindacati confederali e sono senza casa", ha aggiunto Loreti, per aprire "un nuovo ciclo di lotte e di conflitto nel Paese". Sempre nell'ambito della giornata di sciopero, Asia-Usb ha segnalato di aver occupato stamattina un alloggio Erp in via Zampieri: restituiamo alla cittadinanza uno dei tantissimi appartamenti Acer vuoti da anni", ha scritto sui social il sindacato. È la seconda occupazione a Bologna dopo l'elezione del nuovo sindaco Matteo Lepore: la prima, annunciata come iniziativa temporanea di 24 ore, è scattata sabato all'ex caserma Sani dopo la biciclettata lanciata dalla rete D(i)ritti alla città. 

A Torino in 2mila per diritti e lavoro.  Studenti bruciano gigantografia di Draghi
Duemila, secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo di Torino per lo sciopero generale indetto dai sindacati di base contro il governo Draghi "che affama i lavoratori". "Abbiamo un solo interesse, quello dei lavoratori e delle lavoratrici. Siamo qui per riprenderci reddito, dignità e lavoro", hanno dettomanifestanti, che accusano il governo di fare "solo parole" quando invece "lavoro e reddito sono diritti che vanno rispettati". Con Cub, Usb e Cobas anche centri sociali, studenti e No Green Pass. Il certificato verde è stato citato più volte dai sindacalisti. "Facciamo richieste alle aziende per i tamponi gratuiti per chi non vuole vaccinarsi. Non siamo No Vax, lo abbiamo sempre detto, ma siamo contrari al Green Pass che penalizza i lavoratori", ha spiegato un delegato Usb. 

Una gigantografia di Mario Draghi è stata data alle fiamme dagli studenti in corteo a Torino. Davanti alla sede del Miur, in corso Vittorio Emanuele, è stata bruciata anche una bandiera dell'Europa.  "Gli studenti li avete abbandonatili avrete nelle piazze ancora più arrabbiati", è uno degli slogan .della manifestazione.

A Piacenza bloccato l'hub Amazon
Circa 1000 lavoratori aderenti al sindacato Si Cobas tengono bloccato da questa mattina alle 11 il magazzino di Amazon a Castel San Giovanni (Piacenza). I manifestanti, che aderiscono allo sciopero nazionale della logistica e dei trasporti, hanno impedito l'accesso ai mezzi in entrata e in uscita dall'hub, che si trova ai confini tra le province di Piacenza e Pavia.   La manifestazione, che gli organizzatori intendono portare avanti fino a questa sera, è presidiata da un robusto cordone di Polizia e Carabinieri e si svolge in un clima di notevole tensione anche se fino a questo momento non si registrano incidenti.