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SCIENZA

Il buco nero e la nube gigante si incontreranno a Primavera

Scontro fra titani nel cuore della Via Lattea

Gli astronomi si aspettano uno spettacolo straordinario di "fuochi d'artificio", mai osservato prima d'ora 

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Roma
Il misterioso buco nero che si trova al centro della nostra galassia e intorno al quale ruotano tutti gli oggetti celesti che ne fanno parte - denominato "Sagittarius A*" - sta per "divorare" un'immensa massa di gas cosmico, la nube "G2".

È un luogo dello spazio lontano da noi 26000 anni luce, e sarà teatro di uno scontro fra giganti: il buco nero ha una massa 4 milioni volte più grande del Sole, mentre la nube ha il triplo della massa terrestre. Già se ne avvertono i primi segni, con una parte della nube che sta già accelerando verso il buco.

Ma lo scontro vero e proprio avverrà in primavera e sarà il più grande "pasto" mai osservato dagli astronomi. Almeno questa è l'opinione di Leo Meyer, della University of California, Los Angeles. "Potrebbe generare spettacolari fuochi d'artificio - e tutti li vogliamo guardare", ha detto alla BBC.

Si prevede che, una volta ingoiato il gas, dal buco nero sfuggiranno solo violente fiammate di raggi X, l'unico segnale che è capace di sfuggire alla sua irresistibile attrazione. Quelle esplosioni saranno il segnale dell'inizio della... digestione.

È un'occasione unica 
La collisione tra i due oggetti cosmici potrebbe fornire agli astronomi la possibilità di affacciarsi su uno dei grandi enigmi dell'universo: i buchi neri, così densi che nemmeno la luce può sfuggire loro.

I buchi neri, infatti, possono essere osservati solo indirettamente - dai brevi lampi di radiazioni rilasciati dalla materia che vi cade dentro.

In questa occasione gli astronomi ipotizzano diversi scenari: se la nube è composta per lo più di idrogeno, la sua scomparsa nella gola del buco nero genererà una lunga "scorpacciata", che potrebbe essere osservabile addirittura per anni.

Se, invece - ed è l'ipotesi più suggestiva - la nube di gas nascondesse una vecchia stella, il passaggio vicino al campo d'atttrazione del buco nero la "spoglierebbe" del velo gassoso, spingendola a distanza di sicurezza. In questo caso, oltre ai fuochi artificiali, avremmo una stella in più da osservare dalla Terra. Accadrà nel cielo d'estate, a Sud, vicino alle costellazioni del Sagittario e dello Scorpione.