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POLITICA

Governo

Scontro in maggioranza sul Green pass dopo lo stop del Carroccio in commissione

La Lega in commissione vota con Fratelli d'italia ed ex cinquestelle. Letta chiede una verifica di governo

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Tensioni nella maggioranza dopo il voto ieri del deputato della Lega Claudio Borghi contro l'obbligo del Green pass che oggi a La Stampa spiega: "Il Green pass è sostanzialmente un obbligo mascherato. Non è un voto contro il Green pass, ma per migliorarlo", precisa. "Poi magari chi pensa che sia una cosa buona e giusta c'è, la Lega è un grande partito. Ma continuo a credere che non sia giusto negare lo sport ai bambini che non sono vaccinati e che non possono fare tre tamponi a settimana".  "Abbiamo presentato più di seicento emendamenti che abbiamo poi ridotto a quaranta come gesto di buona volontà. Con proposte di buon senso come l'esenzione dei minorenni, i tamponi salivari gratuiti e così via. Visto che in Commissione non si è fatto alcun passo avanti, abbiamo votato i nostri emendamenti". alla domanda se questo voto del Carroccio indebolisca il governo chiarisce "Non so se lo indeboliamo o meno. Certo che da parte del governo mi sarebbe piaciuta un'attenzione diversa perle posizioni di Lega e Fratelli d'Italia, che rappresentano da soli metà dell'elettorato. Invece non c'è stato nessun tipo di trattativa o di apertura". 

Ieri Letta aveva attaccato: 'Una scelta che pone la Lega fuori della maggioranza. Serve un chiarimento".

Oggi nessuna telefonata fra il premier Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini per commentare il voto  sul Green Pass. I rapporti tra Salvini e Draghi erano e rimangono più che cordiali, e nei prossimi giorni si rivedranno per concordare e  organizzare l'impegnativa agenda di riforme per l'autunno, da quella  della Pubblica Amministrazione a quella degli appalti, dalla riforma  fiscale a quella previdenziale. Così fonti della Lega.