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Coronavirus

Il nodo mezzi pubblici

Fedriga: scuola, rivedere orari entrata-uscita

Intervista del presidente della Conferenza delle Regioni a"Mezz'ora in più" su Rai 3

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Il tema centrale è la scuola di ogni genere e grado. Il primo nodo da sciogliere per riportare i ragazzi in presenza è il trasporto pubblico. “C'è un limite fisiologico - ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, a 'Mezz'ora in più' su Rai 3 - rappresentato dal numero insufficiente dei mezzi pubblici. Come Conferenza delle Regioni, insieme ad Upi ed Anci, abbiamo chiesto un incontro al governo per rivedere gli orari di entrata ed uscita dalle scuole".

"Forse si poteva riaprire di più come le palestre con le lezioni individuali che non sono fonte di contagio e avrebbero aiutato ad esempio a pagare la bolletta della luce". Su questo c’è la massima  collaborazione con il governo.
 
Riconnettere istituzioni e cittadini
Dopo un anno di sacrifici, la strategia di divieti assoluti funzionerebbe poco, meglio regole stringenti e condivise, aggiunge. “La battaglia non si vince con le istituzioni che danno ordini ed i cittadini che eseguono. Dobbiamo riconnettere istituzioni e cittadini".   difficile "tenere in equilibrio la tutela della salute con la tutela dell'economia e del lavoro".

I vaccini
"In linea generale la strategia vaccinale deve prevedere di coprire prima le categorie più fragili" e in questo senso "l'impostazione data da generale Figliuolo penso che sia estremamente utile". Tuttavia, ha aggiunto, "se qualche Regione, in base alle proprie disponibilità, valuterà strategie" alternative, ad esempio per privilegiare determinati comparti come quello turistico, "le Regioni non porranno un limite".
 
I rapporti con il ministro Speranza
Infine, i rapporti con il ministro della Salute, Roberto Speranza. "E’ sempre stato costruttivo, ma questo non vuol dire che abbiamo condiviso tutte le scelte", perché "non abbiamo mai ragionato come Regioni di destra o di sinistra per affrontare la pandemia".