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ITALIA

Ddl Buona Scuola

Scuola, oggi al via le votazioni in Aula. Sindacati e parlamentari in piazza contro la riforma

Alla Camera oggi le votazioni dei primi emendamenti, mercoledi previsto il voto finale. I sindacati promettono battaglia, nel pomeriggio assemblea pubblica al Pantheon, invitati anche i parlamentari. Garante scioperi: "Blocco degli scrutini sarebbe illegittimo"; il ministro Giannini: "Per il governo la scuola non è periferia"

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Le proteste contro la riforma (Ansa)
Iniziano oggi in aula alla Camera le votazioni sul ddl Buona scuola e i sindacati promettono battaglia. Nel pomeriggio in piazza del Pantheon a Roma in programma un'assemblea pubblica dei sindacati, che hanno invitato anche i parlamentari a partecipare. Questo lo scenario che fa da sfondo alla discussione in Aula della riforma. Il calendario prevede oggi le votazioni dei primi emendamenti, poi sedute fino a mercoledì quando si terrà il voto finale. 

All'invito delle organizzazioni sindacali - Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Fgu-Gilda Unams e Snals Confsal - hanno già risposto Sel e pure il deputato della minoranza Pd Stefano Fassina. Il 18 e il 19 le stesse sigle sindacali hanno organizzato a piazza di Monte Citorio, una sorta di "Speaker's Corner" in concomitanza con la fase finale della discussione della Buona Scuola e lanciato una petizione su change.org per chiedere il cambiamento del disegno di legge. " È inutile che Renzi mostri i muscoli", "non si deve illudere, nessuno riforma il Paese da solo" è il messaggio che, a distanza, ha mandato al premier la leader della Cisl, Annamaria Furlan, secondo la quale "l'atteggiamento che il governo ha verso il sindacato è uno dei suoi limiti principali".

Garante: "Blocco scrutini illegittimo"
"Il blocco degli scrutini è illegittimo" il Garante suglio scioperi Roberto Alasse interviene sul blocco paventato dai sindacati. "Prevalga il dialogo e la responsabilità" ha scritto Alesse in una nota auspicando che il ricorso allo strumento della precettazione "resti solo un'opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici". 

Giannini: "Scuola non è periferia per il governo"
"Con il ddl di riforma della scuola, il governo vuole ricostituire una normalità che decenni di scelte mancate hanno fatto scomparire" ha detto ieri nel suo intervento in Aula il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che ha parlato anche di "rimuovere per sempre" il precariato. La scuola "non è periferia per il governo Renzi ma è centro della società" ha detto ancora il ministro. "Forse questo  ha scatenato il dibattito perché non si era abituati a ciò, se ne parlava tra addetti ai lavori. Ora, invece, è tema centrale della nostra riflessione".  Giannini ha poi rivendicato il "metodo innovativo" di "portare il dibattito nella società" attraverso la consultazione prima e la scelta di un disegno di legge poi. Quanto ai tempi, "né urgenza né emergenza, ma quella rapidità che serve alla società e di cui un governo responsabile deve farsi carico e che si coniuga con il dialogo costante, che continua anche in queste ore". 

Il contro-video di studenti e insegnanti
Gli studenti hanno risposto al video del premier Renzi dove alla lavagna spiega la riforma con un "contro-video". "Matteo Renzi ha provato a spiegarci nuovamente La Buona Scuola. Il punto è - dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti - che noi l'abbiamo capita da tempo, forse il Governo è in difficoltà e non accetta che in tanti l'abbiano compresa realmente, ripulendola dagli slogan a effetto ripetuti anche nel video del premier. Renzi si arroga il merito di aver aperto il dibattito nel Paese sulla scuola. In realtà è proprio lui e il suo Governo ad aver tentato di silenziarlo, manganellando gli studenti, sgomberando le scuole in occupazione o tacciando gli studenti e i professori di squadrismo". Secondo l'Uds, il Premier nei 5 punti toccati dal video "non dice la verità sul ddl e sarebbe il caso che se lo ripassasse". Anche la Gilda - l'associazione degli insegnanti -  ha affidato a un servizio video la risposta al premier Renzi: "lettera e video respinti al mittente", intitola la web tv degli insegnanti che affida al coordinatore nazionale Rino Di Meglio la replica: "noi continuiamo la nostra battaglia per la scuola, che è di tutti e non del preside-sceriffo".