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ITALIA

Il post su Facebook

Scuola, Renzi: discutiamo e poi votiamo, se no saltano investimenti

E' questo l'invito-avvertimento che il presidente del Consiglio rivolge alle opposizioni sulla riforma scolastica

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"O il provvedimento è una sciagura come dice chi protesta. Oppure come pensiamo noi può essere migliorato ma è la prima riforma che dopo decenni mette soldi sulla scuola e dà continuità educativa. Discutiamo, facciamo modifiche ma poi votiamo. Altrimenti saltano gli investimenti". Lo scrive Matteo Renzi in un post su Facebook, dopo che ieri, ospite a Porta a Porta, ha sollevato la questione delle assunzioni dei precari. 

"Inviteremo tutti, dai sindacati alle famiglie, presenteremo la nostra proposta e una volta che abbiamo ascoltato tutti si chiude" ha detto, ma ha ammonito: "Con tremila emendamenti in commissione non si riesce ad assumere i 100mila precari a settembre. Le scelte dell'opposizione hanno come conseguenza che il provvedimento non riuscirà a entrare in vigore in tempo".  Immediato il commento della leader della Cgil, Susanna Camusso, che ospite a Ballarò ha così replicato: ''è una pura operazione di vendetta: siccome non gli abbiamo dato ragione dice che non si assume''.

Slitta a martedì la seduta della commissione Istruzione del Senato
Per sfoltire gli emendamenti al Ddl scuola l'ufficio di presidenza ha deciso di rinviare a martedì prossimo i lavori in commissione Istruzione al Senato. L'obiettivo, velocizzare i vari passaggi per la sua approvazione. Il presidente della Commissione Andrea Marcucci ha così accolto la richiesta avanzata oggi dai relatori che vorrebbero ridurre gli oltre 2mila emendamenti presentati sul provvedimento. Al contrario, le opposizioni avevano invece chiesto di proseguire l'esame ad oltranza.

"Abbiamo ribadito la nostra richiesta di ridurre il numero degli emendamenti e di rivederci martedì in commissione", spiega la co-relatrice Francesca Puglisi, ribadendo la volontà da parte del governo di "andare avanti e trovare la strada per poter procedere con le 100mila assunzioni a settembre e mandare in porto tutto il provvedimento".

Al tentativo governativo di sfoltire gli emendamenti si era opposto, più di tutti, il Movimento 5 Stelle. "700 emendamenti non è fare ostruzionismo su una riforma di 25 articoli. 700 sono l’osso, significa essere entrati nel merito del provvedimento", è stata la risposta della senatrice grillina Michela Montevecchi alle accuse di ostruzionismo del governo Renzi.