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ITALIA

Scuola

Esami di maturità, truffe, bufale e leggende metropolitane: ecco a cosa non credere

Alcune delle trappole sul web in cui non cadere e le false credenze più comuni. Per fornire corrette informazioni agli studenti torna la campagna "Maturità al sicuro" della Polizia delle Comunicazioni in collaborazione con Skuola.net

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foto archivio (Ansa)
di Laura Corsi
Il conto alla rovescia per l’esame di maturità è iniziato. L’ansia degli studenti cresce e c’è chi, sul web, è pronto ad approfittarne. “Come ogni anno si rincorrono le voci secondo cui è possibile trovare in anticipo su internet le tracce delle prove scritte. Ma non è così: sono infatti svelate solo nel momento in cui vengono decriptate dal plico telematico che il Ministero invia alle scuole" spiega Marco Valerio Cervellini, della Polizia delle Comunicazioni. Bisogna dunque diffidare di chi offre, spesso a pagamento, le tracce delle prove in anticipo.

Leggende metropolitane
Alle vere e proprie truffe si aggiungono poi le leggende metropolitane: “C’è chi crede di poter essere letteralmente perquisito dai professori e chi pensa che la polizia ponga sotto controllo i cellulari durante le  prove” racconta Cervellini. Ma assicura: “Non è così”.

La campagna "Maturità al sicuro"
È anche per smentire bufale e false credenze che torna, per il settimo anno consecutivo, la campagna “Maturità al sicuro” realizzata dalla Polizia delle Comunicazioni in collaborazione con il sito Skuola.net. Lo scopo è quello di fornire informazioni corrette ai maturandi e smascherare quelle notizie inventate ad hoc per alimentare le paure. 

Un portale per i dubbi della notte prima degli esami
C'è poi il portale www.commissariatodips.it pronto a rispondere ai dubbi sulle informazioni che circolano in rete anche la notte prima degli esami.

Il sondaggio
Intanto, secondo un sondaggio condotto su un campione di crica 2500 maturandi, realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato, emerge che 1 su 5 crede di poter trovare su internet le tracce delle prove d’esame (nel 2014 erano 1 su 3) e quasi altrettanti sono convinti che la polizia controlli i telefonini per scoprire chi sta copiando (lo scorso anno erano 1 su 4).

Il monitoraggio del web per contrastare fenomeni illeciti
Alle iniziative di sensibilizzazione e d'informazione rivolte ai maturandi, si aggunge l’attività concreta di contrasto che la Polizia delle Comunicazioni svolge contro i fenomeni illeciti sul web, attraverso il monitoraggio di siti, forum e chat dedicati agli studenti e agli esami di maturità.

“L’anno scorso – spiega Cervellini – abbiamo chiesto e ottenuto dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Milano, il sequestro di alcune pagine web di un noto sito per studenti, che prometteva lo svolgimento delle prove in tempo reale. Veniva richiesta l’iscrizione a un’applicazione, attraverso la quale i maturandi potevano mandare la foto della prova d’esame per poi ricevere la soluzione da copiare”. Scorciatoie che possono rivelarsi anche molto pericolose. L'uso di smartphone e altri dispositivi è infatti vietato agli studenti durante le prove. Si rischia l’esclusione dall’esame.

Il consiglio dunque per tutti è quello di non disperdere le energie in cerca di soffiate e “aiutini”. Lo sa bene Cervellini che, a proposito del suo esame di maturità, racconta: "Ho cercato scorciatoie fino all’ultimo, sottraendo tempo ed energie allo studio. Alla fine sono stato bocciato”.