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MONDO

La nave ong forza in porto, arrestata la comandante

Sea Watch, critiche da Germania e Francia. Salvini: non prendiamo lezioni

Carola Rackete ai domiciliari a Lampedusa: "Chiedo scusa ai finanzieri". In un video, insulti al suo arresto. Di Maio: "Giusto processarla, non alimentare la rabbia". Il governo valuta un inasprimento del decreto sicurezza. "Salvare vite umane sia stella polare", dice il cardinale Pietro Parolin

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Accuse e polemiche, ma anche solidarietà, per la comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, dopo la decisione di far attraccare la sua nave a Lampedusa resistendo agli alt della Guardia di Finanza, e l'arresto per resistenza o violenza contro nave da guerra. Rackete è ai domiciliari a Lampedusa e rischia una pena fino a 12 anni.

Mentre dalla Francia e dalla Germania arrivano forti accuse all'operato italiano sulla vicenda. E da Parigi arriva la disponibilità all'accoglienza di dieci migranti. "Siamo pronti - dice il ministro dell'Interno Castaner - ad accogliere 10 persone bisognose di protezione al pari di altri partner europei che hanno preso simili impegni". Anche Berlino attacca: "Non criminalizzare il soccorso in mare".

E scende in campo anche il Lussemburgo, che rivolge un appello all'Italia perché Carola Rackete sia rimessa in libertà. In un post su Facebook indirizzato all' "amico" e collega Enzo Moavero Milanesi, il ministro degli esteri Asselborn scrive che "salvare vite è un dovere e non può mai essere un reato o un crimine. Non farlo, al contrario, lo è". 

"Nei confronti della comandante della Sea Watch 3 - è la replica di Moavero sempre via Facebbok - è stata aperta un'inchiesta e adottate misure da parte della magistratura italiana. In base alla nostra Costituzione, i giudici hanno piena indipendenza dal governo. Con rispetto e fiducia ne attendiamo, dunque, le decisioni". 

"Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere. L'Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani", replica il ministro Salvini, che accusa anche la manovra della capitana:  "si è rischiato il morto". E il governo starebbe valutando un inasprimento del decreto sicurezza bis dopo quanto accaduto.  "Trovo assurda l'escalation di insulti e di toni offensivi registrata nelle ultime ore", commenta il vicepremier Luigi Di Maio. "Non capisco l'esigenza di mettere in piedi questo circo mediatico". Uno Stato sovrano - osserva - ha le leggi e le fa rispettare. Punto. La comandante verrà giudicata da giudici sulla base delle leggi dello Stato italiano". 

Posizioni contro cui si scaglia tutta l'opposizione. "Salvini si deve vergognare" dicono dal Pd fino alla Cgil, mentre il Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, afferma: "la vita umana va salvata in qualsiasi maniera. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario".

Viminale: nessun problema di salute per i migranti
"Nessuno dei 41 immigrati scesi dalla Sea Watch presenta malattie o problemi particolari come scabbia o disidratazione". E' quanto affermano fonti del Viminale, sottolineando che tutti "sono stati rifocillati, hanno passato una notte serena e per nessuno di loro è stato disposto alcun accertamento specifico né il trasferimento in elisoccorso verso l'ospedale di Palermo". "La notizia non sorprende il Viminale: i bambini con gli accompagnatori e i malati erano già scesi a terra col via libera del governo italiano. Resta quindi da capire a quale stato di necessità si riferisse la Ong per giustificare l'attracco non autorizzato con speronamento della motovedetta della Guardia di Finanza".