Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Sea-Watch-sbarcati-a-Lampedusa-donne-bambini-accompagnati.-A-bordo-restano-47-persone-9328011e-4592-49c9-90a1-88e6929d725a.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Migranti

Sbarcate a Lampedusa le famiglie con bambini. Sea Watch chiede di entrare in acque italiane

A bordo restano 47 migranti. Salvini: i porti restano chiusi, divieto assoluto per la nave 

Condividi
E' ancora ferma a 15 miglia da Lampedusa, al limite delle acque territoriali italiane, la nave Sea Watch 3 con a bordo 47 persone. Da ieri mattina la nave 'pendola', come si dice in gergo tecnico, davanti alla acque territoriali in attesa di conoscere la sorte dei 47 migranti rimasti a bordo dopo l'evacuazione sanitaria delle 18 persone, tra cui donne e bambini, di ieri sera a Lampedusa. 

Il comandante della nave chiede di entrare in acque italiane
"Il comandante di Sea Watch ha annunciato l'intenzione di entrare nelle acque territoriali italiane e dirigersi verso Lampedusa". Lo dice la portavoce italiana Giorgia Linardi, sottolineando che il comandante è stato "in costante contatto con la Guardia Costiera". La decisione di chiedere la revoca del divieto d'ingresso, sostiene ancora Linardi, è stata presa per "ragioni umanitarie": le condizioni a bordo, stando alle valutazioni di medici ed equipaggio, "supererebbero le motivazioni che hanno portato al diniego".  

Salvini: i porti restano chiusi 
Abbiamo fatto sbarcare malati e bambini, ma resta il divieto assoluto alla Sea Watch 3 di entrare nelle nostre acque territoriali. Non cambiamo idea: porti chiusi per chi non rispetta le leggi, mette in pericolo delle vite, minaccia. Una Ong, peraltro straniera, non può decidere chi entra in Italia", replica il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

I medici della Sea Watch: "Alcuni minacciano suicidio" 
"Siamo molto preoccupati perché alcune delle persone rimaste a bordo di Sea Watch 3 parlano di autoinfliggersi ferite o addirittura di suicidarsi pur di interrompere questa situazione". Lo denuncia il team medico della Ong tedesca Sea Watch. Non solo dal punto di vista fisico, "ma anche psicologico la situazione è difficile, soprattutto dopo che sono stati fatti sbarcare alcuni, mentre altri sono rimasti a bordo in una condizione di incertezza. Dal punto di vista medico la situazione non è positiva, stiamo mantenendo un equilibrio molto fragile e precario". 

Lo sbarco della famiglie con bambini
Motovedette della Guardia costiera e della Finanza hanno portato poco dopo le 19 di ieri a Lampedusa i due neonati e i cinque bambini piccoli con i rispettivi genitori, sette mamme e tre papà e un uomo gravemente ferito. Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, che si trova a Lampedusa per gli interrogatori del comandante e del capomissione della Mare Jonio, ieri sera è andato al molo allo sbarco delle famiglie fatte scendere dalla Sea Watch e ha aperto, come prassi, un fascicolo contro ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Fonti Viminale: vada in Tunisia
"Confermata la linea dura del Viminale. La nave sta rispettando la diffida della Guardia di Finanza e ha ricevuto indicazioni di fare rotta verso la Tunisia", avevano fatto sapere ad un certo punto della giornata di ieri fonti del ministero dell'Interno.

.