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ECONOMIA

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Seduta da cardiopalma, borse a zig zag dopo la Bce, ma chiudono in calo

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di Paola GilaMilano
Le decisioni della Bce hanno prima infiammato gli entusiasmi, ma poi è prevalso lo scetticismo che ha raggelato i listini, complice l’andamento negativo di Wall Street, che alle 17 e 30 cedeva tre quarti di punto percentuale tanto nel Dow Jones quanto nel Nasdaq. 

Gli investitori hanno paura della deflazione e della mancata crescita, elementi peraltro confermati dallo stesso Draghi, che ha rivisto il tasso d’inflazione in Eurozona per il 2015 dall’1,3% precedente all’attuale 0,1%. 

In questo clima Milano ha ceduto in finale lo 0,50% (ma era arrivata a guadagnare oltre il 4%). Londra ha segnato -1,78% mentre Parigi e Francoforte – che gaudagnavano il 3% - hanno lasciato sul terreno rispettivamente l’1 e 70% e l’1 e 78%.

Nervosismo anche sul mercato dei titoli di stato con lo spread che chiude a 118 punti base con il rendimento dei btp decennali all’1 e 42% (sceso all’1 e 27% nel primo pomeriggio).

Dinamica altrettanto volatile per l’euro, scambiato ora a 1,11 e 70, dopo che in giornata era sceso a 1,08 e 30.