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SALUTE

Sotto le lenzuola pigri, disinformati e frustrati

Sesso, il 75% degli italiani teme il calo del desiderio

"Negli ultimi 15 anni la frequenza dei rapporti sessuali in Italia è scesa di oltre il 10%". Il 70% delle coppie dopo i 40 anni fa sesso meno di 4 volte al mese. Probabili cause: lo stress, le difficoltà economiche, i cattivi stili di vita o la dilagante fruibilità della pornografia online

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Vacilla il mito degli italiani popolo di 'latin lover': il 75% teme il calo del desiderio,
una delle cause che influisce maggiormente sull'insoddisfazione della coppia sotto le lenzuola. Il calo è giudicato un problema serio soprattutto dagli over 50, dal 73% delle donne e dal 79% degli uomini, che sono impegnati in una relazione da più di 20 anni.

A stabilirlo è l'indagine promossa dall'Osservatorio di Tradapharma, in collaborazione con Doxa Duepuntozero, che ha coinvolto oltre 1.500 persone, uomini e donne tra i 25 e i 65 anni. I dati inoltre rivelano che in fatto di sessualità "siamo un popolo pigro, disinformato e frustrato", riporta l'indagine.

9% degli italiani non ha rapporti anche per sei mesi
La ricerca rivela che con il passare degli anni, sia anagrafici che di coppia, il desiderio subisce una frenata. I più attivi sono gli 'under 35' e chi è impegnato in una relazione da meno di 5 anni, con un'attività sessuale costante di almeno due o più volte la settimana. La situazione invece cambia drasticamente superati gli 'anta': solo 3 coppie su 10 continuano ad avere più di un rapporto alla settimana e addirittura il 9% della popolazione non ha fatto sesso negli ultimi 6 mesi.
 
Il 73% delle donne non raggiunge sempre l'orgasmo
Allarmanti anche i dati sull'appagamento sessuale delle donne, che dichiarano che l'orgasmo non è un risultato scontato: il 73% sostiene di non raggiungerlo sempre; addirittura il 20% lo raggiunge meno della metà delle volte. Spesso la causa riguarda le performance maschili: l'uomo arriva 'al traguardo' troppo velocemente, oppure non riesce a mantenere l'erezione durante l'intero rapporto, un problema che colpisce il 48% degli uomini, già a partire dai 35 anni.
 
Come risolvere il problema delle prestazioni
"I dati di questa ricerca, ha spiegato Fabrizio Iacono, docente di urologia dell'Università Federico II di Napoli - sono confermati anche dai nostri studi. La sessualità è un 'mix' di elementi che va dalla prevenzione alla complicità, al dialogo di coppia, all'affrontare in maniera consapevole le proprie defiance. Il 70% dei casi di deficit erettili - ha aggiunto Iacono - non sono altro che disfunzioni sessuali che possono essere risolte in maniera non invasiva, con cambi di stile di vita, con una maggiore attività sportiva e l'introduzione, nella propria dieta, di alcuni integratori alimentari. La natura, infatti, ci aiuta in questo, basti pensare - ha concluso l'esperto - all'alga 'Ecklonia biciclis', al 'Tribulus terrestris' e alla glucosamina che, combinati insieme, sostengono e fortificano la funzione sessuale".

Imbarazzo su uso farmaci che "aiutano" a letto 
Dall'indagine emerge che la cosa più imbarazzante per gli italiani, nel 63% dei casi, è quella di usare o far usare i farmaci per potenziare la prestazione sessuale in mancanza di patologie specifiche. Solo il 10% delle coppie userebbe infatti queste pillole con una certa frequenza. Ad allarmare gli esperti è il dato che indica come circa il 40% degli uomini, che ha avuto dei problemi durante un rapporto sessuale, non si è documentato per capirne le cause. Le donne sembrano ancor più disinteressate, il 50% non ha cercato informazioni.
 
A 40 anni crollo dell'attività sessuale
"Negli ultimi 15 anni la frequenza dei rapporti sessuali degli italiani - ha spiegato Alberto Caputo, psichiatra e sessuologo dell'Istituto di evoluzione sessuale di Milano - è scesa di oltre il 10%. La soglia dei 40 anni rappresenta, secondo questa ultima ricerca, il fatidico spartiacque: in questa fase della vita la classica media nazionale bisettimanale crolla significativamente. Oltre il 70% delle coppie, dopo quest'età, fa sesso meno di 4 volte al mese. Addirittura 1 persona su 10, fra gli intervistati, ammette di essere in astinenza da almeno 6 mesi". Tra le cause potrebbe esserci: lo stress, le difficoltà economiche, i cattivi stili di vita o la dilagante fruibilità della pornografia online.