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ITALIA

Acea adotta piano anche a Fiumicino

Siccità, a Roma riduzione della pressione dell'acqua la notte

Ministro Lorenzin chiede chiarimenti

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L'Acea ha deciso "di adottare un piano di riduzione controllata delle pressioni della rete idrica nelle sole ore notturne per quanto riguarda i Comuni di Roma e Fiumicino" a causa del perdurare della "straordinaria siccità". Lo annuncia la società in una nota, aggiungendo che la misura si rende necessaria malgrado la riparazione di oltre 1.300 perdite.

Il piano di riduzione delle pressioni in rete avrà luogo attraverso l'esecuzione di manovre sulle valvole di regolazione e sulle pompe di sollevamento, attuate in remoto dalla Sala Operativa e Ambientale dell'Acea presidiata 24 ore su 24 (festivi inclusi), controllando in continuo i valori dei principali parametri (pressioni, portate, livelli dei serbatoi, assorbimenti energetici) caratterizzanti l'esercizio delle reti e degli impianti in gestione. Per valutare l'impatto della realizzazione del piano sulle utenze è stato ipotizzato "un deficit massimo di risorsa idropotabile per il prossimo mese di settembre, che è stato valutato tenendo conto": di una derivazione dal lago di Bracciano contenuta entro il limite di 400 l/s; del prelievo massimo giornaliero operato dalla Società a settembre 2016; degli effetti delle azioni di efficientamento e di recupero di risorsa idrica già realizzate e concluse da parte della Società, nonché di quelle avviate e tutt'ora in corso.

Con l'ipotesi sopra rappresentata, riferibile ragionevolmente solo ai giorni di maggior consumo del prossimo mese di settembre (consumi che potrebbero non essere elevati anche in funzione dei comportamenti virtuosi degli utenti, sempre più sensibili al risparmio idrico), la riduzione delle pressioni in rete avrà luogo solo nella fascia oraria notturna, determinando abbassamenti delle pressioni di esercizio nella rete idrica di distribuzione variabili a seconda delle zone interessate". In ogni caso, attuando le manovre, "potrà mancare l'acqua ai piani alti degli edifici e nelle zone idraulicamente più sfavorite, per le quali potrebbe non essere escluso lo svuotamento delle condotte con il conseguente intorbidimento dell'acqua al momento del rientro in servizio".

Ecco il dettaglio delle zone colpite dalla misura
Comune di Roma: Trieste, Villa Ada, Parioli, Salario, Villa Borghese, Nomentano, XX Settembre, Università, Esquilino, San Lorenzo, Celio, Tuscolano Nord, Casilino, Tor Pignattara, Aventino, Zona Archeologica, Appio, Quadraro, Latino, Ostiense, Tuscolano Sud, Centro Direzionale Centocelle, Torre Spaccata, Torre Maura, Torre Angela, Tor Fiscale, Don Bosco, Appio Claudio, Osteria del Curato, Giardinetti, Pignatelli, Quarto Miglio, Spinaceto, Castel Fusano, Infernetto, Palocco, Ostia Antica, Acilia Sud, Acilia Nord, Trionfale, Navigatori, Garbatella, Valco San Paolo, Tormarancia, Foro Italico, Eroi, Prati, Villaggio Olimpico, Flaminio, Della Vittoria, La Storta, Castelluccia, Ottavia, Tomba di Nerone, Tor San Giovanni, Bufalotta, Serpentara, Casal Boccone, S. Maria della Pietà, Acquatraversa, Val Melaina, Tufello, Montesacro, Montesacro Alto, Talenti, Conca d'Oro, San Basilio, Casal de' Pazzi, Sacco Pastore, Eur, Tre Fontane, Villaggio Giuliano, Giustiniana Gianicolense, Aurelio Sud, Villa Pamphili, Centro Giano, Ponte Galeria, Centro Storico, Pietralata, Casal Bruciato, Tor Sapienza, La Rustica, Tiburtino Sud, Ostia Nord, Ostia Sud e tutto il litorale di Ostia, Ciampino, Borghesiana, Morena.

Comune di Fiumicino: Isola Sacra, Fiumicino centro e zona aeroportuale, Fregene, Focene, Maccarese, Palidoro, Passoscuro.

"Stante il grado di interconnessione e la complessità della rete - avvisa Acea - non si può escludere che potranno essere interessate dagli effetti delle manovre anche zone limitrofe a quelle sopra indicate". Inoltre, le abitazioni munite di impianti interni di distribuzione idropotabile realizzati attraverso una colonna montante unica e serbatoio di accumulo posto all'ultimo piano del fabbricato, sprovviste di impianto di sollevamento autonomo, "potranno essere interessate da rilevanti mancanze d'acqua a causa dell'impossibilità di alimentazione del serbatoio".

Ministro Lorenzin chiede chiarimenti
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto immediati chiarimenti ai vertici Acea rispetto alla decisione, appresa dagli organi di stampa, di ridurre la pressione dell'acqua nelle ore notturne in tutta la città di Roma e a Fiumicino.

Il ministro chiede se l'azienda abbia verificato l'impatto sulle strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, sulle strutture ricettive e di ristorazione, sugli uffici pubblici e sulle strutture ove vengono alloggiati a qualsiasi titolo gli animali, per evitare che ciò comporti pregiudizi per la continuità dei servizi sanitari essenziali, e se questa decisione sia stata concordata o partecipata con la Regione Lazio. Tutto ciò ricordando le assicurazioni che il presidente di Acea dette il 2 agosto scorso in risposta alle preoccupazioni esplicitate dal ministero della Salute.