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ITALIA

Palermo

Sicilia, Crocetta: "Un mese per le riforme e poi il voto"

Il governatore, dopo il giallo sull'intercettazione, detta agenda e tempi d'uscita in un'intervista al Corriere della Sera. Rimandato a giovedì il sui intervento all'Assemblea regionale, sale la tensione politica

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"Tempi brevi. Per poveri, province, acqua pubblica, bilancio e sblocca-Sicilia potrebbe bastare un mese" e poi la Sicilia potrebbe tornare al voto. Lo spiega in un colloquio col "Corriere della Sera", il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.

Giovedì, nel corso dell'intervento all'Assemblea regionale, "dirò che non posso dimettermi su una motivazione inesistente, su una telefonata e su una frase smentite dalla Procura. Dirò che non sono disponibile a subire all`infinito il martirio, deciso a continuare a combattere il malaffare. Ma che, fatte alcune cose importanti per la Sicilia, per questa terra che rischierebbe la fine della Grecia, possiamo valutare con Parlamento e maggioranza, dentro il centrosinistra, un percorso per una chiusura anticipata della legislatura".

Crocetta aggiunge che "si lavora all`uscita. Può essere una settimana, un mese o due. Ma quando esci da una casa devi lasciarla ordinata, se vuoi rientrarci. Il problema non è solo staccare la spina, ma prefigurare un dopo, senza dimenticare che il governo nazionale ha impugnato i bilanci 2016-2017, che non possiamo procedere con esercizi provvisori, che rischiano il default senza potere pagare gli stipendi...".