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Coronavirus

Lotta al coronavirus

Sileri: in Italia il 13% delle dosi di vaccino che arriveranno in Europa

"La protezione di gregge deve partire dalla popolazione più anziana", ha detto il viceministro alla Salute

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Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri
"I vaccini sono in dirittura di arrivo: chiaro che qualcuno arriverà prima, qualcuno dopo. Non significa che a gennaio avremo vaccini per 60 milioni di italiani, significa che entra la disponibilità. Prenderemo il 13% di tutte le dosi che arriveranno in Europa e piano piano si procederà alla distribuzione. Il che significa ridurre le chance di contagio a partire da coloro che sono più fragili, i più anziani. La strada, iniziando le vaccinazioni, sarà sicuramente in discesa. Avremo bisogno magari di aree circoscritte... se riuscissimo a mantenere un giallo per tutte le regioni una volta ottenuto e se riuscissimo a mantenere il giallo anche per il periodo natalizio e traghettarci al nuovo anno con meno contagi e meno posti in terapia intensiva occupati, questo renderà le cose più semplici". 

Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri intervenuto alla trasmissione "Lavori in Corso" di Radio Radio con Stefano Molinari e Luigia Luciani. 

"Noi abbiamo 14 milioni di persone sopra i 65 anni in Italia, purtroppo abbiamo avuto esperienza di diverse decine di migliaia di morti sopra i 65 anni. È chiaro che sono loro che devono essere protetti. La protezione di gregge deve partire dalla popolazione più anziana. Serve la massima trasparenza di quelli che sono i dati su questi vaccini per far capire meglio le cose. Io credo che ci sarà tantissima adesione alla vaccinazione, più di quella del vaccino antinfluenzale", ha aggiunto.

"Si parte senza l'obbligo - ha concluso Sileri - e poi vediamo in itinere anche l'aderenza alla vaccinazione. Se poi ti trovi che le persone non vogliono farsi il vaccino perché hanno timore e solo il 15% ne fa uso è chiaro che bisogna ricorrere a qualche forma di obbligatorietà ma credo che non vi sarà nessun bisogno. Anzi credo che gran parte della popolazione una volta arrivato chiederà di fare il vaccino. Spero che avremo le dosi quanto più in fretta possibile".