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MONDO

Vicino al confine con la Turchia

Siria, l'Isis entra a Kobane. Leader curdo: "Pronti a scatenare l'inferno"

Secondo la Cnn i jihadisti sarebbero entrati nella città, sotto assedio da settimane; si combatte ora nelle strade del centro. Ankara: "Non lasceremo che Kobane cada nelle mani dell'Isis". Damasco avverte: "intervento militare turco sarebbe un'aggressione" 

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Combattimenti a Kobane (Ansa)
L'Isis si avvicina sempre di più alla Turchia. In Siria i jihadisti dello Stato Islamico sarebbero entrati a Kobane, la città curda al confine, da due settimane sotto assedio. Lo riferisce la Cnn citando fonti curde.
Si combatte per le strade, tra le case, i miliziani curdi si sono spostati infatti verso il centro, pronti a difenderlo a ogni costo. Uno dei leader del partito del curdi di Siria Asya Abdullah, ha detto ieri che gli uomini del braccio armato del partito, Ypg, sono pronti a scatenare "l'inferno" a Kobane se l'Isis riuscirà ad entrare in città. Altre fonti curde promettono che la battaglia a difesa di Kobane, eguaglierà quella di Stalingrado, nella Seconda guerra mondiale.
Oggi la testimonianza drammatica di Esmat al-Sheikh, leader delle forze di difesa curde, che alla Reuters ha raccontato che la distanza tra loro e i miliziani è ormai meno di un chilometro. "Mi aspetto uccisioni generalizzate, massacri e distruzione. Siamo bombardati da carri armati, artiglieria, razzi e mortai". 
Grandi colonne di fumo nero si levano tra le case, bombardate dai carri armati dell'Isis, visibili dal confine turco.

Turchia: pronta a intervento militare
"Ankara non vuole che Kobane cada nelle mani di Isis" ha dichiarato il premier turco Ahmet Davutoglu, "faremo tutto quanto in nostro potere per impedire che ciò accada". L'impegno arriva dopo che il Parlamento ieri ha autorizzato l'intervento delle forze armate contro i jihadisti dello Stato Islamico. Le autorità turche hanno precisato però che i tempi per l'intervento militare non saranno rapidi e che le modalità non sono ancora state chiarite.

Damasco: intervento turco sarebbe un'aggressione
Damasco avverte: "Un intervento militare turco in territorio siriano contro gli jihadisti dello Stato islamico sarebbe considerato come un'aggressione". Il Minsitro degli Esteri siriano sottolinea poi che la "linea annunciata dal governo turco rappresenta una reale aggressione nei confronti di uno Stato membro delle Nazioni Unite".

In fuga verso la Turchia
160mila persone sono già scappate dalla città, cercando rifugio in Turchia. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani circa il 90% dei residenti di Kobane e dei villaggi vicini sono fuggiti nel timore dell'assalto dell'Isis. 

L'Australia si unisce ai raid contro l'Isis
Alla coalizione guidata dagli Stati Uniti per sconfiggere i jihadisti dell'Isis si unisce anche l'Australia. Il governo di Tony Abbott ha autorizzato non solo la partecipazione di otto caccia-bombardieri F-18, ma anche l'invio di forze speciali sul terreno. Commando che "non saranno direttamente coinvolte in combattimento, ma sosterranno le forze di Baghdad".