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MONDO

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani denuncia il rapimento

Siria, 145 studenti curdi nelle mani di Isis

Il sequestro è avvenuto nel nord del Paese, mentre gli scolari tornavano dagli esami. Intanto, Stati Uniti e Opac accusano Damasco: "attacchi sistematici con gas cloro" 

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Soldati siriani a Daraa (LaPresse)
L'Isis in Siria ha rapito 145 studenti curdi. Lo denuncia la Ong Osservatorio nazionale per i diritti umani. Il sequestro sarebbe avvenuto lo scorso 29 maggio nel nord del paese mentre gli scolari tornavano dagli esami.
La Ong denuncia poi il bombardamento da parte delle forze lealiste di un campo profughi vicino alla cittadina di Shajara, nella provincia di Daraa. Almeno 9 persone, tra le quali 5 bambini, sono morte. 

Intanto, arriva a Damasco anche l'accusa di aver utilizzato "sistematicamente" agenti chimici tossici.  "Agenti irritanti polmonari come il gas cloro, sono stati usati in maniera sistematica in un certo numero di attacchi" sostiene un rapporto degli ispettori dell'Opac, organizzazione per la proibizione delle armi chimiche in Siria, citato dall'ambasciatore americano all'Aja Robert Mikulak in un suo intervento al Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione.
"La natura sistematica degli attacchi, gli obiettivi previsti e altre informazioni disponibili pubblicamente, indicano tutti un probabile colpevole: il governo siriano. A chi altri gioverebbero? Chi altri potrebbe compiere simili attacchi sistematici?", ha detto Mikulak.

È intervenuto anche il direttore generale dell'Opac, Ahmet Uzumcu, che ha dichiarato che la missione "continuerà il suo importante lavoro di raccolta dati per portare i fatti alla luce" e ha ricordato "il grave incidente che ha impedito alla missione di compiere un'importante visita sul terreno", quando il 27 maggio il convoglio degli ispettori è stato attaccato nei pressi di Kfar Zeita, uno dei villaggi colpiti con gas cloro lo scorso aprile.