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MONDO

Il conflitto

Scaduta la tregua di 7 giorni in Siria. Dopo il raid a Deir Azzor alta tensione tra USA e Russia

Sono scaduti a mezzanotte i sette giorni di tregua proclamati dall'esercito di Damasco in concomitanza con l'entrata in vigore lunedì scorso dell'accordo sulla fine delle ostilità deciso da Stati Uniti e Russia. Al momento non si hanno notizie di un'estensione di quello che Damasco ha definito un "regime di calma". In questi sette giorni i ribelli e il governo si sono accusati a vicenda di aver violato diverse volte il cessate il fuoco

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La tregua negoziata tra Russia e Stati uniti in Siria è scaduta alla mezzanotte e un suo futuro rinnovo appare sempre più a rischio, dopo gli attacchi della coalizione a guida Usa che hanno ucciso decine di soldati fedeli al presidente Bashar al Assad - alleato di Mosca - nell'Est del Paese e i primi raid su Aleppo da una settimana.

Questo deterioramento della situazione ha esacerbato i tono tra Mosca e Washington, che si accusano reciprocamente di voler mandare all'aria il fragile cessate-il-fuoco.

La situazione in Siria è destinata a dominare le discussione a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni unite, l'annuale appuntamento diplomatico che si aprirà domani a New York, che quest'anno è centrato sul problema delle migrazioni.

In cinque anni, la guerra in Siria ha fatto oltre 300mila morti e ha fatto perdere la casa alla metà della popolazione. Una parte di essa è sfollata all'interno del Paese mediorientale, un'altra parte è andata via in cerca di salvezza principalmente nei Paesi vicini, Turchia in primis, ma anche tentando la pericolosa traversata verso l'Europa.

Sul terreno, un colpo particolarmente duro alla tenuta della tregua è stato dato dai bombardamenti condotti dagli Stati uniti, che hanno causato sabato 90 morti a Deir Azzor, secondo quanto ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani. La coalizione, in seguito, ha attribuito a un errore il raid contro l'esercito di Damasco: pensavano di colpire postazioni dello Stato islamico (Isis). Mosca ha chiesto un'inchiesta completa.

"Le azioni dei piloti, se essi, come noi speriamo, non obbedivano agli ordini di Washington, vanno dalla negligenza criminale al sostegno diretto ai terroristi dell'Isis", ha dichiarato il ministero degli Esteri russo ieri. Invece secondo la consigliera di Assad, Buthaina Chaaban, l'attacco "è stato premeditato" e ha portato a un avenzamento dell'Isis. L'ambasciatore siriano presso l'Onu, Bashar Jaafari, dal canto suo, ha accusato gli Usa di voler "far fallire la tregua".